Joe Cocker, un mito del rock: le 10 canzoni indimenticabili
Omaggio al leggendario vocalist inglese che ci ha lasciati: i brani originali e le cover che hanno reso familiare la sua voce straordinaria
I brani cult del leone di Sheffield
Tutto era iniziato nel 1969 con il primo album intitolato come il classico dei Beatles With a little help from my friends. Sempre nel 1969 Joe Cocker fu uno dei protagonisti del Festival di Woodstock.
Anche in quell'occasione reinterpretò il brano dei Beatles che, da allora, non è mai più uscito dalla scaletta dei suoi concerti. Tra i grandi successi, You can leave your hat on, scritta da Randy Newman, diventata un successo mondiale dopo l'inclusione nella colonna sonora di Nove settimane e mezzo.
Sempre a una colonna sonora, quella di Ufficiale e gentiluomo, è legato un altro brano storico: Up where we belong, che vinse il Golden Globe come miglior canzone originale e l'Oscar per la migliore canzone nel 1983.
Zucchero ha voluto rendere omaggio al collega via Twitter con queste parole: "Joe era mio fratello di sangue, di anima e di cuore. R.I.P. Zucchero".
1) With a little help from my friends
Il remake dei Beatles è sempre stato uno dei momenti più intensi delle sue performance live.
2) Everybody hurts
Una bellissima cover del classico dei R.E.M. Dall'ottavo album della band di Michael Stipe, uscito nel 1992.
3) You can leave your hat on
Forse il singolo di maggior successo di Joe Cocker. Il pezzo, scritto da Randy Newman, è stato la colonna sonora di Nove settimane e mezzo
4) Something's coming on
Il primo brano della storica esibizione al Festival di Woodstock nell'agosto del 1969
5) Up where we belong
Dalla colonna sonora di Ufficiale e gentiluomo, il brano vinse il Golden Globe come miglior canzone originale e l'Oscar per la migliore canzone nel 1983.
6) Unchain my heart
Unchain My Heart è una canzone scritta da Bobby Sharp e registrata per la prima volta da Ray Charles nel 1961
7) When the night comes
Dal disco One night of sin del 1989. Scritta da Bryan Adams, Jim Vallance e Diane Warren.
8) Summer in the city
Un classico degli anni Sessanta. Incisa dai The Lovin' Spoonful, conquistò il primo posto nella classifica di Billboard
9) Cry me a river
Tratta da Mad Dogs & Englishmen, il primo disco dal vivo del vocalist inglese
10) Don't you love me anymore
Da Cocker, il decimo album in stiudio del cantante. Lo stesso di You can leave your hat on.