Lapo Elkann e la trans di 29 anni Curtis McKinstry in quella stanza newyorkese dove per due giorni si sarebbero intrattenuti con un festino a base di sesso, alcol e droga non sarebbero stati da soli.
Secondo il fotografo Max Scarfone - amico di vecchia data di Lapo - ci sarebbe stata una terza persona con loro, colei che fisicamente avrebbe chiamato la famiglia Agnelli per chiedere i 10.000 euro di riscatto per il falso sequestro. Intervistato da Pomeriggio 5 Scarfone ha dichiarato: "Molto probabilmente con lui c'era un amico". La polizia, però, non ha mai parlato di un terzo uomo.
Su questo il paparazzo è scettico: "Ci eravamo sentiti pochi giorni prima tramite sms per metterci d'accordo per la presentazione del mio libro. Stava bene. Abbiamo fissato la data per il 15 dicembre, gli ho proposto di andare poi a vedere insieme la partita domenica. Ha detto che avrebbe pensato lui a tutto. Quando è uscita la notizia dello scandalo, ero incredulo".
Secondo l'amico di Lapo, Elkann da tempo era uscito dal tunnel della droga e la famiglia era molto fiera di lui tanto che le guardie del corpo non lo piantonavano più 24 ore su 24.
Proprio Scarfone si è messo in contatto con la sicurezza di Lapo dopo aver saputo la notizia. "Le ho chiamate appena ho saputo - ha spiegato - Quella sera non erano con lui proprio perché stava meglio e sia lui che la famiglia sentivano ormai di essere usciti dal tunnel. Questa storia sembra averlo riportato ai tempi dello scandalo di Patrizia. Per chi gli era vicino, era impossibile immaginare una cosa del genere ora".
Intanto la famiglia ha fatto quadrato intorno al nipote dell'Avvocato e nessuno vuole parlare. Lapo si trova ancora in America controllato a vista dalle guardie del corpo in attesa del processo il prossimo 25 gennaio. Per simulazione di sequestro rischia fino a due anni di carcere, ma se davvero in quella stanza ci fosse stata una terza persona esecutrice materiale della telefonata estorsoria ai danni degli Agnelli la posizione di Lapo potrebbe venire alleggerita.
