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"Libri imperdibili" Ep. 30: Viaggio oltre i confini del possibile, tre libri di fantascienza

Dallo spazio infinito alle pieghe del tempo e alla distorsione della realtà, tre opere che spingono la mente oltre ogni limite.

La fantascienza, in tutte le sue declinazioni, è un campo fertile per la riflessione sui grandi temi dell'umanità: il progresso, l'identità, il destino. Tre romanzi recenti – Orbital di Samantha Harley, Così si perde la guerra del tempo di Amal El-Mohtar e Max Gladstone, e Solenoide di Mircea Cărtărescu – esplorano questi temi con una maestria che trasforma la speculazione scientifica in poesia e metafora, invitando il lettore a perdersi e ritrovarsi nei meandri delle loro trame intricate e affascinanti.

Questi tre romanzi, seppur diversissimi nella forma e nell’approccio, sono accomunati dalla capacità di mescolare la speculazione scientifica con una riflessione profonda sull’essere umano. "Orbital" racconta la solitudine infinita nello spazio. "La guerra del tempo" ci fa attraversare varie dimensioni temporali in un epoca futuristica e violentemente bellica. "Solenoide" ci trascina sul confine della distorsione di ogni certezza ontologica.

1. "Orbital" di Samantha Harley

Orbital ci porta a bordo di una stazione orbitante, dove i confini tra la tecnologia, l’emotività e la sopravvivenza sono sempre più sfumati. Samantha Harley, con uno stile elegante e inesorabile, intreccia le vicende personali dei suoi protagonisti alla vastità cosmica, suggerendo che la solitudine nello spazio non è solo un vuoto fisico, ma anche emotivo. L’epicità della narrazione si fonde con la delicatezza dei sentimenti, come se l’intero universo fosse un grande labirinto in cui le esperienze di amore e perdita sono le uniche verità certe. Orbital è un romanzo che, pur esplorando la possibilità di vita oltre il nostro pianeta, rimanda al cuore dell’umanità, alle sue paure e ai suoi sogni.

2. "Così si perde la guerra del tempo" di Amal El-Mohtar e Max Gladstone

È la metafora di una lotta senza fine, una battaglia tra forze inconciliabili in un universo frammentato. Scritto a quattro mani da Amal El-Mohtar e Max Gladstone, il romanzo mescola poesia e prosa con una grazia rara, trasformando il conflitto tra due agenti temporali in una danza delicata e sanguinosa. La storia d’amore impossibile che emerge tra i protagonisti, le loro vite destinate a collidere in modi che sfidano la logica del tempo stesso, è tanto struggente quanto affascinante. Ogni parola sembra tessere una rete di possibilità, in cui il concetto di "perdere" diventa, paradossalmente, il percorso per comprendere e accettare la propria esistenza. Un’opera che, attraverso il tempo e lo spazio, riflette sulle scelte, le connessioni e il significato della vita.

3. "Solenoide" di Mircea Cărtărescu

Infine, Solenoide di Mircea Cărtărescu non è solo un romanzo di fantascienza, ma un vero e proprio viaggio nell’inconscio, una riflessione sull’idea di realtà e sull'impossibilità di comprenderla completamente. Il protagonista, che si trova intrappolato in una sorta di labirinto mentale e fisico, diventa testimone di una realtà che si sfalda e si ricompone in forme inaccessibili alla logica. Cărtărescu, con il suo stile unico e affascinante, ci conduce in un mondo dove ogni elemento sembra essere privo di senso, ma allo stesso tempo profondamente significante. La sua scrittura è un flusso ininterrotto di pensieri, immagini e sensazioni che si sovrappongono, creando una sensazione di alienazione che non è solo del protagonista, ma anche del lettore, invitato a interrogarsi sulla natura stessa della percezione e del tempo.

Orbital

Così si perde la guerra del tempo

Solenoide

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Francesca Catino