I 10 migliori vini della Toscana
Quali sono le bottiglie e le etichette che non possono mancare nelle cantine degli amanti del vino
Dietro i grandi vini si nascondono sempre grandi persone. La selezione di queste cantine, le 10 migliori etichette in Toscana, si basa sulla ricerca di ritorno alle origini di un rinnovato rapporto con la terra grazie a persone che si sono fatte carico del peso della tradizione per portarla nella modernità con dedizione, sacrificio e passione.
1 - Brunello di Montalcino 2014 – Brunelli – Le Chiuse di sotto
NeI 1987 Gianni Brunelli, torna a Montalcino e riesce a coronare il sogno della sua famiglia, grazie all’acquisto dell’azienda «Le Chiuse di Sotto», in cui lavorava suo padre Dino. Ancora oggi, in suo ricordo ha voluto mantenere una parte dei vigneti impiantati da suo padre. L’ attenzione scrupolosa in campagna ed il rispetto della materia prima formano i principi fondamentali della loro filosofia produttiva.
L’opera d’arte sulle etichette dei vini è chiamata “Elvira with a hat” (Elvira con il capello) creata dall’economista di Harvard e pittore Richard M. Goodwin.
2 - Carmignano Santa Cristina in Pilli 2016 – Fattoria Ambra
La Fattoria Ambra è proprietà della famiglia Romei Rigoli fin dalla metà del secolo scorso. L'azienda è posta nelle vicinanze del fiume Ombrone e della Villa Medicea di Poggio a Caiano.
Il suo nome trae origine infatti dal poema "Ambra", scritto nel quindicesimo secolo da Lorenzo Il Magnifico.
I vigneti, in totale 20 ettari, sono localizzati in quattro tra i più rinomati crus del territorio di Carmignano: la collina di Montalbiolo, l'Elzana, Santa Cristina in Pilli e Montefortini, accanto alle omonime tombe etrusche.
3 - Chianti Cl. Gran Selezione V. del Sorbo 2016 – Fontodi
Dall’omonima vigna coltivata nel territorio di Panzano nasce un’espressione superba di Sangiovese. La famiglia Manetti, dedita da secoli ad un’attività tipicamente chiantigiana, la produzione di terrecotte, decide di dedicarsi alla coltivazione della vigna nel nome di questo forte legame con il territorio.
4 - Montecucco Sangiovese Ad Agio Ris. 2015 – Basile
Azienda con una storia più recente nella zona del Montecucco, comune di Cinigiano, conduzione biologica a gestione familiare. La superficie ricopre circa 34 ha di cui 8 piantati a vigneto con prevalenza di Sangiovese e Merlot ed altri con vitigni di Vermentino, Vionnier e Petit Manseng.
5 - Nobile di Montepulciano 2016 – Boscarelli
Una piccola azienda nelle terre poliziane porta avanti una storia lunga tre generazioni: lo spirito originario dell’Azienda viene oggi preservato da Luca e Nicolò De Ferrari. Quotidianamente si occupano con passione della produzione. Riselezionano e reimpiantano i vigneti per continuare ad esprimere i sentori e le caratteristiche del territorio che li alimenta, e fanno in modo che in ogni singola bottiglia vi siano raccolti i profumi e i sapori che il nonno Egidio amava e cercava.
6 - Vernaccia di S. Gimignano Carato 2016 – Montenidoli
Montenidoli, la montagna dei piccoli nidi: 24 ettari di vigneti. Gli Etruschi per primi scoprirono questo tesoro e la grande vocazione agricola. La tradizione viticola adesso è nelle mani di Mari Elisabetta Fagiuoli. Nel 1965 mise radice, in tutti i sensi, e vi trovò vigna e bosco infinito, lasciò germogliare il suo entusiasmo, si fece paladina di naturalità e scelse di coltivarvi gli autoctoni: vernaccia, trebbiano gentile, malvasia bianca, sangiovese e canaiolo.
7 - Bolgheri Rosso Sup. Le Gonnare 2016
Fabio Motta rappresenta senza ombra di dubbio il volto nuovo e giovane della celeberrima area vinicola di Bolgheri, nella provincia livornese.
La cantina di Fabio Motta elabora le grandi uve del territorio della costa livornese, importate principalmente durante il secolo scorso, attingendo a piene mani dal modello bordolese, che in questa zona assume dettagli più mediterranei rispetto alle canoniche influenze oceaniche. La bottiglia di punta della cantina, ossia il Bolgheri Rosso “Le Gonnare”, a base di Merlot e Syrah, trasmette perfettamente lo spirito di questo intraprendente vignaiolo, che fa dell’equilibrio e della mediterraneità la sua firma.
8 - Suisassi - Duemani
Un’espressione di Syrah in purezza dal territorio di Riparbella in collina che profuma di mare e di bosco, rivolta verso la costa e ad un'altitudine di circa 250 metri sui sassi da vigne, allevata ad alberello dove la componente rocciosa del terreno diviene preponderante.
9 - Elba Aleatico Passito - Acquabona
All’inizio del 1700 intorno ad una fonte di acqua dolce tra porto ferraio e porto azzurro sorge il primo nucleo di acquabona.
L'Azienda vitivinicola nasce alla fine degli anni '50; alla viticoltura si affiancavano la coltivazione di cereali e di foraggio per l'allevamento bovino, successivamente abbandonati a favore della viticoltura specializzata che diventa la realtà preponderante. Tre amici agronomi decidono quindi di rilevare l’azienda con l’intento di riportare alla luce l’aleatico passito dell’Elba e costruire una realtà vinicola moderna ed efficiente.
10 - Vin Santo del Chianti Rufina - Selvapiana
Selvapiana nasce nel Medioevo come torre di avvistamento e difesa della città di Firenze a nord, lungo la valle del fiume Sieve. Silvia e Federico oggi si occupano della gestione dell’Azienda coltivata in regime biologico. Il loro vinsanto è prodotto con uve Trebbiano raccolte a mano in cassette e dopo un lungo appassimento il mosto è trasferito nei caratelli che vengono tenuti sigillati per 6 anni.
- Wine&Siena ritorna in presenza. Con tante novità - Panorama ›
- Al via Wine&Siena con oltre 600 etichette da gustare - Panorama ›
- Il Re dei vini: il Nobile di Montepulciano si presenta - Panorama ›
- Il futuro del vino toscano - Panorama ›
- Montepulciano teatro di Nobili eventi enogastronomici - Panorama ›
- Quando l’enogastronomia di qualità diventa scambio culturale - Panorama ›
- A Panzano va in scena «Vino al Vino in Cantina» - Panorama ›
- I grandi vini toscani vista mare - Panorama ›