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Nozze d’oro tra De Gregori e la sua incantevole «Rimmel»

Nozze d’oro tra De Gregori e la sua incantevole «Rimmel»

Quest’anno, l’iconico capolavoro del cantautore romano, compiecinquant’anni

Un breve filmato in bianco e nero: un Checco Zalone totalmente inedito suona in maniera eccelsa il pianoforte, e davanti a lui, in piedi, con sneakers e berretto, il Principe intona Rimmel, completando (in un video tratto dal loro album Pastiche) la valanga di brividi scaraventati sull’ascoltatore. Una versione un po’ sporca, sicura e intima. Quanto tempo è passato da quando un ragazzo nemmeno ventiquattrenne regalava all’Italia intera uno dei capolavori musicali più poetici ed emozionanti mai realizzati. Traccia numero uno dell’omonimo album, in hit parade per 60 settimane, in un record rimasto imbattuto tra i cantautori italiani, quest’anno Rimmel compie cinquant’anni, portati benissimo, come una bellissima donna, che senza trucco e maschere appare ancora più affascinante.

Come scriveva il Rolling Stone “Non si tratta di un semplice disco da mezzo milione di copie, ma dell’intimo romanzo di formazione di un ragazzo che diventa uomo, oltre che di un simbolo della rivoluzione dei cantautori degli Anni Settanta, con testi da diecimila interpretazioni e un taglio sociale più attuale adesso che ieri.” Una maturità assolutamente prematura per un ragazzo di appena ventitré anni, capace di scrivere con la profondità di un uomo pienamente adulto, raccontando l’addio in maniera sublime e disillusa.

In questi cinque decenni, di “Rimmel” si è parlato tantissimo, o, meglio dire, ne hanno parlato “tutti gli altri”, perché Francesco De Gregori, come da sua ammissione, non è mai riuscito a parlare delle proprie canzoni, aggiungendo, parlando della loro spiegazione “che è giusto che l’arte richieda un po’ di gioiosa e meravigliosa fatica per interpretare i testi”. Per i festeggiamenti delle sue nozze d’oro con Rimmel, il cantautore romano non poteva che scegliere la città dell’amore, esibendosi in un concerto evento all’Arena di Verona il 24 settembre 2025 (città che l’aveva già ospitato per le nozze di rubino). Il tour continuerà poi nei teatri italiani per tutto il 2025, per concludersi a febbraio del prossimo anno, suonando in club dall’atmosfera più intima e raccolta. In un’intervista a Vanity Fair nel 2008, il principe (soprannome regalatogli da Lucio Dalla) dichiarava: “non scrivo mai in maniera rigida, a tavolino. A volte basta un flashback e in un pezzo può entrarci di tutto”. E in quel flashback, nel gennaio 1975, entrava tutta la capacità di far provare in 3 minuti e 42 secondi, emozioni e sensazione rimaste invariate anche a distanza di mezzo secolo, senza che sia necessario trovare mille interpretazioni, perché, spiega lo stesso De Gregori: “le canzoni vanno ascoltate, capite o anche, semplicemente gustate.”

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