Alda Merini
Ansa/Cesare Abbate
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Alda Merini nel film "La pazza della porta accanto" - Video

Documentario di Antonietta De Lillo, rievoca una conversazione avuta con la poetessa. Sarà al cinema il 17 e 18 novembre

Il  1º novembre 2009 moriva Alda Merini, una delle voci più viscerali della poesia italiana del XX secolo. A cinque anni da questa perdita la regista napoletana Antonietta De Lillo la rievoca nel film documentario La pazza della porta accanto, distribuito al cinema il 17 e il 18 novembre da Mariposa Cinematografica.

Il mediometraggio (lungo 52 minuti) nasce da materiale non montato nel primo lavoro che la De Lillo dedicò alla Merini nel 1995, Ogni sedia ha il suo rumore. A distanza di 20 anni, grazie alla collaborazione di Rai Cinema, quelle interviste sono state recuperate in questo ritratto intimo e familiare nel quale la poetessa parla della propria vita oscillando tra pubblico e privato e soffermandosi sui capitoli più significativi della sua esistenza, dall'infanzia agli amori, dalla maternità e il rapporto con i figli alla lucida e toccante riflessione sulla poesia e l'arte.

Ecco un estratto de La pazza della porta accanto in questo video in esclusiva.

"La pazza della porta accanto" di Antonietta De Lillo

Il titolo del doc si rifà a una frase pronunciata dalla stessa Alda Merini: "Io sono una donna molto facile, molto normale, hanno fatto una costruzione enorme ma in fondo sono una persona di tutti i giorni, sono proprio la pazza della porta accanto".

"Da quando realizzai Ogni sedia ha il suo rumore nel 1995 ho sempre avuto nel cuore l'idea di recuperare il materiale prezioso 'rimasto nel cassetto' dell'incontro con Alda Merini. Un materiale che in quel primo lavoro si intrecciava tramite un gioco di montaggio con la performance di Licia Maglietta, tagliando inevitabilmente fuori una grande parte della conversazione con Alda Merini", racconta la regista De Lillo. "Il film documentario è stato prodotto dalla marechiarofilm, società da me fondata con l'intento di favorire l'incontro e lo scambio tra generazioni diverse, tra cinema e rete, e di andare contro la società dell''usa e getta', recuperando materiali filmici importanti per la nostra memoria".

Data l'importanza culturale e le tematiche affrontante, il film avrà distribuzione mirata anche nei prossimi mesi.

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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