L'amore da donna a donna raccontato da Anna Segre nella sua raccolta: «La distruzione dell'amore»
‘La distruzione dell’amore’ è l’ultimo libro di Anna Segre, ‘medico, psicoterapeuta, anche ebrea, in più lesbica, perfino mancina’, si definisce sarcasticamente. Edito da Interno Poesia e uscito il 20 di gennaio, nella sua raccolta -in cui sono evidenti tutte le sfumature, tra passione e delusione, tra ferite e sogni da condividere, dell'amore da donna a donna- l'autrice, in versi intensi e venati di profonda inquietudine ma anche di ironia, rappresenta la forza a volte devastante del sentimento amoroso, con le protagoniste che si fronteggiano come se fossero due contendenti, pronte a battersi anima e corpo fino all'ultimo respiro della relazione alla ricerca di una pace impossibile. Come scrive nella prefazione Margherita Giacobino "I versi di Anna Segre ci dicono qualcosa che dovremmo sapere bene: che due donne non si amano mai da uguali, ma sempre da diverse. Diverse una dall'altra e da ogni altra. E a volte la diversità è opposizione, e le parole non servono per comunicare o dialogare ma solo per ferirsi". Nel libro, l'autrice racconta senza tabù l'omosessualità, squarciando silenzi e ipocrisie ancora legati al tema, e affronta la complessità del rapporto amoroso utilizzando spesso metafore e similitudini. "La poesia di Anna Segre agisce la propria urgenza amorosa e distruttiva, fino alla tensione massima e all'eccesso e lo fa su sé stessa, senza mai tuttavia raggiungere l'irreparabile, sempre allusivamente presente nel discorso romantico a essa sotteso", sottolinea nella postfazione di Beatrice Zerbini.
L’approccio alla scrittura della Segre è istintivo, obbedisce alle regole del mondo animale, multi sfaccettato come l’animo umano. Attraverso i suoi versi, i sensi si avvicinano al mondo della natura dove le percezioni, gli odori, la gestualità definiscono l’uno per il tutto, facendone ribalzare forze e contraddizioni.
“Sublimazione dal solido all’aeriforme”, questo è ciò che la poesia rappresenta per Anna Segre i cui versi diventano linea di vita pronti a raccontare l’omoaffettività e la forza travolgente di un sentimento totalizzante, a tratti devastante.