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Attenti a chi promette l’eterna giovinezza

Attenti a chi promette l’eterna giovinezza

Trasfusioni di sangue «giovane», bombe di farmaci, crioterapia… Pur di ritardare la vecchiaia c’è chi si affida a rimedi come minimo discutibili. E di sicuro molto salati.


iovani per sempre. O, come cantavano negli anni Ottanta gli Alphaville, Forever Young. Un’ambizione che ha perso la sostanza del sogno, per diventare ossessione contemporanea a base di investimenti esorbitanti e speranze tradite. In questi nostri tempi di ossimori – in cui l’età media è di 81 anni per gli uomini e 85 per le donne – non è più sufficiente arrivare alla terza età in salute, ma si punta alla perfezione estetica grazie a massicci interventi estetici e, ancora di più, a sfiorare l’eternità attraverso pratiche alimentate dalla moda (più che dalla scienza).

Emblematico il caso di Bryan Johnson, 46enne miliardario americano che ha fondato nel 2022 il progetto Blueprint nella Silicon Valley per raggiungere il «fine vita mai» attraverso il monitoraggio continuo da parte di 30 medici e la creazione di una routine stabilita al secondo fra zero contatto sociale (eccetto il sesso programmato) e 100 integratori al giorno. Grazie a diete, esercizi e trattamenti – spendendo la modica cifra di 2 milioni di euro – Johnson secondo i test ha ridotto l’età biologica dei suoi organi di almeno cinque anni. La domanda sorge spontanea: il gioco vale la candela? Di certo gli aspiranti «highlander» contemporanei hanno una lunga lista di opzioni da prendere in considerazione.

Si comincia con sessioni di ossigenoterapia iperbarica in una camera pressurizzata che partono dai 150 euro in su (l’acquisto della struttura, invece, sfiora i 30 mila euro) per proseguire con la crioterapia «total body» (ci si immerge in una camera gelida con temperature siderali da -85°C a -95°C per 3-5 minuti) tanto amata da Gianluca Vacchi per arrivare alle trasfusioni di sangue giovane. Se la crioterapia potrebbe, ai più coraggiosi, fornire una drastica per quanto apprezzabile sferzata (ma certo non prolungare l’aspettativa di vita), l’ultima opzione sfiora il vampiresco: inaugurata come sperimentazione su animali nel 2017 da Sakura Minami dell’azienda farmaceutica Alkahest, è adesso praticata soprattutto in California, dove milionari sopraffatti dal pensiero della fine si rivolgono a spregiudicate start-up per farsi trasfondere sangue giovane al modico costo di ottomila dollari a seduta.

Il metodo, sperimentato a livello scientifico per ora solo sui topi con diversi benefici, è stato stroncato dalla Food and Drug Administration americana che l’ha derubricata alla stregua di una truffa. Dalla Fondazione Longo, che da sempre si occupa del tema, Romina Inès Cervigni e Rita Bonzio spiegano: «La longevità dipende da una serie di fattori, tra cui genetica, comportamenti, ambiente e accesso alle cure mediche. Si associa spesso una vita lunga a una vita in salute, ma i due concetti non indicano sempre la stessa cosa».

Di certo l’elenco delle promesse non mantenute è lunghissimo. Spiccano anche, e qui siamo nel campo della cosmetica, la proposta di peptidi biomimetici – sequenze corte di aminoacidi che imitano le proteine naturali per promuovere la rigenerazione cellulare e il ringiovanimento – e un catalogo di integratori presentati come miracolosi, che hanno spesso le medesime composizioni – già note al mercato da decenni – a base di resveratrolo, acido ialuronico e coenzima Q10. Il tema è un’autentica selva oscura, e non mancano gli esempi allarmanti 100 per cento made in Italy. Un esempio? Il progetto «Life 120» dell’aspirante guru Adriano Panzironi, che prometteva, fra integratori e dieta, di vivere fino a 120 anni (nota a margine: per la sentenza confermata dal Tar del Lazio l’emittente tv che divulgava l’elisir di lunga vita di Panzironi è stata condannata a una multa di 264 mila euro).

«Occorre fare attenzione a non farsi incantare da mode passeggere, resistendo alla tentazione di soluzioni rapide per combattere l’invecchiamento che non considerino potenziali rischi, effetti collaterali o conseguenze indesiderate a lungo termine» commenta Gianni Pes, professore associato presso il dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e sperimentali dell’Università degli studi di Sassari ed esperto sulle problematiche della longevità . «Purtroppo sono tendenze spesso alimentate da enti commerciali, sedicenti luminari, influencer e organi di stampa privi di adeguato controllo scientifico». La ricerca di elisir di lunga vita ha di sicuro aspetti da prateria senza regole. Un business multimilionario su cui stanno investendo grandi tycoon globali quali Elon Musk, Jeff Bezos, Peter Thiel e Larry Page. La stima è che il settore entro il 2026 possa valere 64 miliardi di dollari. Poco importa che i benefici delle svariate pratiche anti-aging siano sperimentate spesso su campioni troppo bassi per essere attendibili, e che sovente si dimostrino un flop. Sperare in questi rimedi è lecito, spendere inutilmente una certezza.

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