Bologna promosso: è di nuovo serie A!
Obiettivo raggiunto dai felsinei: 1-1 con il Pescara. Una promozione con i soldi di Saputo e un grande progetto alle spalle
C'è poco di casuale nella promozione del Bologna, che torna in serie A dopo un purgatorio lungo una sola stagione ma nel quale la piazza aveva temuto di aver perso il treno giusto. Dietro il successo della squadra di Lopez prima e Delio Rossi poi c'è un grande progetto economico che parla italo-americano e che ha portato sotto le Due Torri uomini pronti a investire in maniera importante su una città che negli ultimi anni ha perso la centralità sportiva. Non sono più i tempi di basket city, ma adesso è tornato il momento del Bologna del pallone che l'anno prossimo andrà a rinforzare la pattuglia delle squadre emiliane e romagnole della massima divisione. Quasi un campionato regionale a conferma dello stato di salute di una fetta d'Italia. Il Bologna ne sarà il gioiello più prezioso e per l'intera serie A è una buona notizia il ritorno di una piazza storica come questa. Al Pescara orgoglioso e sfortunato di Oddo (due traverse anche nella gara di ritorno della finale playoff) restano gli applausi e l'invito a riprovarci l'anno prossimo perché le basi ci sono.
Dietro la promozione del Bologna ci sono i soldi di Joey Saputo e la scommessa di Joe Tacopina. Sono loro che ad ottobre, a stagione partita, hanno trovato il tempo giusto per presentarsi a Bologna e riuscire nell'impresa che a Tacopina era mancata nel 2009: prendersi la società. Soldi sul tavolo, progetti, l'ad Fenucci convinto a lasciare la Roma per sposare i rossoblu e il ruolo di Saputo, prima in un angolo e poi azionista di maggioranza assoluta. Che si potesse tentare di salire subito di categoria la nuova società lo ha capito in fretta e ha investito. Il mercato di gennaio è stato da serie A: Gastaldello, Krsticic, Sansone (autore del gol nella finale) e Da Costa. La squadra ha cambiato pelle sotto la guida di Pantaleo Corvino, cui è stato affidato in corsa il ruolo e il budget di direttore sportivo.
La crisi di maggio ha provocato l'esonero di Lopez e la chiamata di Delio Rossi. Poteva sembrare un azzardo e, invece, la scommessa ha pagato perché Rossi si è confermato il tecnico d'esperienza necessario per indicare a tutto l'ambiente la strada giusta verso la serie A. Cercava rivincite anche personali e le ha ottenute. Bologna festeggia con al Dall'Ara tutta la città-bene, quella che a lungo aveva dimenticato una squadra che ha rischiato di perdersi per sempre. Oggi gode e con queste premesse potrà fare bene anche in serie A.