L’addio di Broadway al Fantasma dell'Opera
Dal 17 di aprile il firmamento di Broadway perderà una delle sue stelle più luminose
Un’asta di oggetti antichi e impolverati, un vecchio carillon ancora funzionante, e poi, un’inaspettata esplosione di luce. Un candelabro di dimensioni fiabesche irrompe dal palcoscenico buio fino al cielo del teatro Majestic, sulle teste un po' attonite degli spettatori, dando vita a uno dei musical più scenografici mai scritti e interpretati: “ThePhantom of the Opera”.
Capolavoro assoluto di Andrew Lloyd Webber e liberamente ispirato a un romanzo di Gaston Leroux, il Fantasma dell’Opera racconta lo struggente amore di un artista dal volto sfigurato per una cantante, nel teatro dell’Opera di Parigi di inizio Novecento. Il Fantasma farà di tutto per far emergere la sua innamorata, disperatamente in balia di un sentimento folle. Il tutto in una cornice dove scenografie, costumi, voci e musiche, hanno vinto i riconoscimenti più ambiti del settore.
Andato in scena per la prima volta a Broadway nel 1988, dopo 35anni di gloriosa carriera, dovrà abbandonare le scene newyorkesi dal prossimo 17 aprile. Ebbene sì. Lo spettacolo più longevo nella storiadi Broadway, uno dei musical più appassionanti e premiati di tutti i tempi, dovrà dire addio alla Grande Mela.
Il motivo principale della chiusura dello spettacolo, come affermato dal produttore Cameron Mackintosh, è legato agli altissimi costi digestione della produzione, non compensati dal numero di biglietti venduti. Il Covid e la pandemia hanno stroncato definitivamente i sogni di ripresa, e anche se il numero di turisti ha riiniziato a crescere dopo quasi due anni di stop, gli incassi non sono sufficienti a coprire le spese. Fortunatamente diverse produzioni internazionali dello spettacolo sono ancora in corso, e si vocifera, che nel 2023, il “Fantasma” verrà a trovarci anche in Italia.
Dalla prima rappresentazione a Londra nel 1986, lo spettacolo è stato visto da più di 145 milioni di persone in 183 città in tutto il mondo. Una malinconica perdita per il panorama teatrale e musicale di New York, perché assistere al “Phantom” significa immergersi in una dimensione gotica dalle sfumature romantiche, dove, tra sotterranei, gondole, ponti e tetti di teatri, non si può non essere conquistati dal fascino seducente del Fantasma, dal suo amore disperato, e dall’impetuoso crescendo della colonna sonora.
Un’emozione che non si può descrivere, la si deve vivere in tutta la sua manifestazione onirica, perché come recita la sua più celebre ballata: «I am the mask you wear…In all your fantasies, you always knew that man and mystery were both in you. And in this labyrinth where night is blind, the Phantom of the opera is here, inside your mind». «Io sono la maschera che indossi, In tutte le tue fantasie hai sempre saputo che l’uomo e il mistero erano entrambi in te. E in questo labirinto, dove la notte è cieca, il Fantasma dell’Opera è qui, nella tua mente».
Possiamo quindi solo vivamente invitare i fortunati che da qui al 16 aprile passeranno per New York, ad assistere a uno degli spettacoli più emozionanti che il teatro ci abbia mai regalato; perché dal giorno successivo, il firmamento di Broadway perderà una delle sue stelle più luminose.