Calcioscommesse: “Danno alla passione sportiva”
Sentenza choc: i calciatori del Bari condannati (Pianu, Colombo e Bonomi) risarciranno i tifosi biancorossi con mille euro
Truccare le partite di calcio d'ora in poi comporterà (se scoperti) non solo una squalifica dalla giustizia sportiva e una condanna per “frode sportiva” dalla magistratura ordinaria, ma anche l'obbligo di risarcire i tifosi gabbati per “danno morale”. O meglio, per danno da passione sportiva rovinata. Potrebbe fare giurisprudenza nelle inchieste in corso in Italia sul calcioscommesse l'orientamento seguito dalla sentenza di primo grado emessa dal Tribunale di Bari, ai danni dei giocatori William Pianu, Corrado Colombo e Simone Bonomi, ex tesserati del Bari riconosciuti nel rito abbreviato tra i responsabili delle combine di Bari-Treviso (del 10 maggio 2008) e Salernitana-Bari (del 23 maggio 2009).
Il giudice monocratico Anna Perrelli, infatti, ha condannato i tre calciatori a risarcire le parti civili, sette sostenitori del Bari e l'associazione “Bari in testa” (a cui aderiscono 200 soci) con mille euro a testa. Il risarcimento è rivolto ad indennizzare i tifosi biancorossi per i danni morali legati all'acquisto di biglietti di gare falsate o degli abbonamenti per le stagioni “inquinate” del Bari. Luca Maggi, avvocato dell'associazione “Bari in testa” e da sempre vicino al mondo del tifo biancorosso, spiega così la portata innovatrice della disposizione del Tribunale barese: “E' una sentenza epocale, perché costituisce un segnale di pulizia dal marcio esistente nel mondo del calcio.
Per i tifosi rappresenta un precedente assoluto che certamente farà giurisprudenza per i successivi casi di combine sportive”. “Si apre uno scenario – conclude Maggi - nel quale il giocatore, prima di consumare condotte illecite del genere, dovrà fare i conti con l'ipotesi che - se scoperto - risponderà anche per danni morali potenziali a migliaia di abbonati. Speriamo possa essere un forte deterrente nei confronti di chi proverà ad avvelenare il calcio e i sogni di milioni di italiani con le gare truccate”.