Scandalo Catania: così Federbet individuava le gare a rischio
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Scandalo Catania: così Federbet individuava le gare a rischio

Ecco le denunce con i flussi anomali delle scommesse. Un nuovo esposto getta ombre su altre gare degli etnei in serie B: la ricostruzione delle anomalie

Tre denunce presentate in tempi diversi: 25 febbraio, 29 aprile e l’ultima integrazione del 3 luglio scorso con lo scandalo Catania già esploso in tutta la sua vastità ma altre partite segnalate nelle cinque pagine dell’esposto depositato da Federbet - una delle associazioni che monitora il fenomeno del match fixing in Italia e nel resto del mondo - al Commissariato di Busto Arsizio e girate alle Procura della Repubblica per tutti gli accertamenti del caso. Così si truccavano le gare della scorsa stagione (serie B e Lega Pro) e così i movimenti sospetti venivano tracciati dall’organizzazione che fa capo a Francesco Baranca, l’uomo che con qualche mese d’anticipo aveva avvertito che alcune sfide del girone di ritorno degli etnei, ad esempio contro Trapani e Ternana, puzzavano di bruciato. Era la fine di aprile e la variazione delle quote e dei flussi di scommesse avevano lasciato, secondo gli analisti, delle tracce evidenti delle combine. Il 23 giugno il caso sarebbe diventato di pubblico dominio con gli arresti eccellenti a Catania e la diffusione delle intercettazioni choc di Pulvirenti, Delli Carri e degli altri personaggi coinvolti, secondo i magistrati, in una truffa che ha falsato il campionato del Catania nella scorsa stagione e la corsa salvezza in serie B. 

Accuse pesanti come macigni che porteranno il club catanese direttamente davanti alla giustizia sportiva con la quasi certezza di veder cancellata la permanenza nella serie cadetta ‘conquistata’ sul campo e il rischio di dover ripartire dalla Lega Pro se non più in basso. La lettura degli esposti presentati da Federbet, però, fa comprendere bene come seguendo il flusso del denaro sia stato possibile tracciare le gare sospette e fa sorgere alcune domande. Perché, ad esempio, altri soggetti non se ne sono accorti? L’allarme è stato sottovalutato? Come si può far tesoro dell’esperienza dell’ultima stagione. Oggi Panorama.it è in grado di pubblicare anche l’ultima denuncia, quella depositata a integrazione delle precedenti lo scorso 3 luglio, nella quale compaiono anche altre due partite del Catania nella stagione 2015-2016: “Esposto che per meri impegni di entrambe le parti (omissis) non si è riusciti a depositare precedentemente” si legge a pagina 3 del documento di cui pubblichiamo ampi stralci.

CATANIA-CITTADELLA 2-3 (16 MAGGIO 2015)

La premessa è che entrambe le squadre hanno bisogno di punti per salvarsi. Siamo alla penultima giornata e il Catania è favorito con una quota media di 1,68. “Le quote rimangono invariate fino a circa un’ora dall’inizio del match, quando improvvisamente e senza che ci fossero modificazioni delle formazioni o altre particolari informazioni, si assiste ad un’univoca, costante e ampia salita del segno 1”. L’origine, denuncia l’esposto, è locale (cioè nelle agenzie italiane), ma si propaga in fretta anche su altri mercati. Alla fine il segno 1 (vittoria del Catania) arriva a valere anche 2,30 mentre si assiste a “richieste di giocate sul Cittadella a qualsiasi quota, incuranti del fatto che la quota richiesta non fosse la più appetibile sul mercato” e nel corso del live “la quota del Catania schizza subito sopra il 2,70 con il mercato asiatico che addirittura rimuove l’evento sul finale”. L’esposto denuncia anomalie anche sulla combinazione primo tempo/finale (“l’X2 in alcuni casi passava da una quotazione di 11 ad una di 5” e getta ombre anche sulla settimana successiva: “Al Catania dopo questa inaspettata sconfitta sarebbe servito un punto in quel di Carpi nell’ultima giornata ed, ancora una volta, quote che sarebbero impazzite con pareggio che passava da 3 a 1,7 e con il 90% dei bookmakers che rimuovevano l’evento e con il match che finiva 0-0 senza mai un tiro in porta”.

TRAPANI-CATANIA 2-2 (16 NOVEMBRE 2014)

Partita dall’andamento a due volti: primo tempo 2-0 per il Trapani e finale con rimonta degli etnei. Secondo l’esposto si tratta di un “tentativo di manipolazione a livello ‘domestico’ con limitate ripercussioni sul mercato extra italico”. L’analisi delle quote fa registrare “cali anche del 50% dei valori iniziali dell’ht/ft (risultato parziale e finale ndr) e con la quota dell’1/2 che passava in alcuni casi da 31 a 4!”. Finisce in pareggio anche se le quote impazziscono anche sul risultato esatto 2-3 e la denuncia annota che “modificazioni delle quote su specialità così particolari non possono trovare una spiegazioni logica alcuna, ed anche di fronte al remake verificatosi nella partita di ritorno, pochi sono i dubbi circa il tentativo di manipolazione effettuato”. La sfida dell’11 aprile 2015 tra Catania e Trapani finisce 4-1 per gli etnei ed è la seconda della serie delle cinque sicuramente taroccate secondo la Procura di Catania; il filotto che garantì alla squadra di Pulvirenti di uscire dalle zone bassissime della classifica ipotecando la salvezza.

LA DENUNCIA DI FEBBRAIO: IL MIRINO SULLA PRO PATRIA

Il sistema di analisi dell’andamento delle quote deve funzionare, se è vero che nella prima denuncia depositata da Federbet a Busto Arsizio compaiono almeno due delle partite poi finite nell’elenco della Dda di Catanzaro che il 19 maggio (dunque tre mesi più tardi) apre un nuovo filone calcio scommesse. Si tratta di Pro Patria-Pavia 2-3 del 17 gennaio 2015 e di Torres-Pro Patria 4-0 dell’11 gennaio 2015. Istruttiva la lettura di quanto scritto a proposito della prima gara che “dal punto di vista dei movimenti delle quote e del comportamento dei calciatori non lascia margini di dubbio circa la manipolazione dell’evento, manipolazione che sicuramente ha coinvolto i giocatori di entrambe le compagini”. Le prove? Pur essendo disputata di sabato pomeriggio in contemporanea con la Premier League, Pro Patria-Pavia “attrae anomale attenzioni fin dal giorno prima” con la quota del Pavia che comincia a calare per poi “collassare” nel giorno del match: passa da una media di 1,86 con picchi a 2,05 fino a 1,46 (ma valori anche di 1,35) al momento del fischio d’inizio. Altro? “In modalità live l’evento ha aperto con una quota risibile per la vittoria del Pavia (1,30 handicap -0,75) e, nonostante alla fine del primo tempo la compagine locale fosse in vantaggio, la vittoria del Pavia continuava ad essere incredibilmente bassa, con lavori addirittura cinque volte inferiori a quelli normalmente validi per un live con la favorita in vantaggio (1,60 contro 3,00)”.  La conclusione era sconsolata: “In una scala di rischio da 0 a 5, l’evento si caratterizza per un indice di rischio 5 su 5 con quote impazzite, ingiustificate e ingiustificabili se non per un tentativo di manipolazione”.

LA DENUNCIA DI APRILE: ECCO I MOVIMENTI SUL CATANIA

Il 29 aprile la prima denuncia viene integrata sempre al Commissariato di Busto Arsizio e compaiono le partite del Catania. La frode, secondo quanto ricostruito dai magistrati, è in essere perché inizia il 2 aprile con Varese-Catania e si chiude, almeno per le gare ‘certe’, il 2 maggio con Catania-Livorno. Nell’esposto di Federbet compaiono le partite con il Trapani (4-1 l’11 aprile 2015) e quella con la Ternana (2-0 il 24 aprile 2015). Ci sono anche Messina-Ischia Isola Verde del girone C della Lega Pro (finale 1-1 il 18 aprile 2015) e Vigor Lamezia-Paganese (1-1 il 12 aprile 2015): la prima fa parte dell’elenco dell’inchiesta di Catania, mentre la seconda è una delle gare all’attenzione della Dda di Catanzaro. Su Catania-Trapani l’esposto segnala un’anomalia tutta locale, tanto da definirlo un “fixed a matrice domestica” con “alterazione avvenuta non negli immediati istanti antecedenti il fischio iniziale o durante le’vento live, ma già quattro giorni prima”. In particolare si dimezza la quota del segno 1 e l’over 4,5 passa “da 6,7 a 3,1 con tutti i bookmakers di matrice italiana che ripiegavano o rimuovevano, mentre nel mercato cosiddetto asiatico le variazioni non erano particolarmente significative”. Copione “praticamente identico” per la sfida con la Ternana.

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Giovanni Capuano