Champions League: Inter e Napoli si qualificano agli ottavi se...
Juventus e Roma già alla seconda fase, ecco le combinazioni per un poker che manca dal 2002-2003. Nerazzurri appesi al Barcellona
Meno 90 minuti alla fine dei gironi e il calcio italiano è in corsa per un poker che sarebbe la migliore delle notizie possibili dopo anni di depressione. Non era prevedibile alla vigilia, quando soprattutto Inter e Napoli erano finite in raggruppamenti della morte, eppure il buon andamento della nostre squadre ha disegnato una situazione in cui il sogno di portare alla seconda fase tutti è ora concreto.
Ora, però, la possibilità è concreta. Juventus e Roma sono già con il pass in tasca, mentre Inter e Napoli hanno visto rimandare il verdetto all'ultima giornata e sperano. Hanno chance di farcela, ma corrono anche il rischio di essere entrambe beffate sul filo di lana.
L'en plein in Champions League ed Europa è accaduto solo due volte: stagione 2011-2012 e 2015-2016, ma in entrambe le occasioni l'Italia schierava ai nastri di partenza 5 squadre e non 6 come adesso. In Champions League il pokerissimo manca dal 2002-2003, anno di grazie del calcio italiano che arrivò con tre semifinaliste e la finale Milan-Juventus a Manchester.
Il bilancio delle prime 20 sfide di questa stagione di Champions League è lusinghiero: 11 vittorie (oltre la metà), 4 pareggi e 5 sole sconfitte maturate per altro al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid (due volte la Roma), al Camp Nou nella tana del Barcellona e a Londra col Tottenham (Inter) e in casa contro il Manchester United (Juventus). Ora bisogna solo completare l'opera.
Ecco come l'Inter si può qualificare
Barcellona già qualificato e certo del primo posto. Rimangono due squadre in corsa per il secondo posto con il Barcellona a fare da ago della bilancia nell'ultimo turno in cui ospita il Tottenham mentre l'Inter aspetta gli olandesi del Psv già eliminati. Cosa può succedere?
L'Inter si qualifica alla seconda fase se pareggia a Londra solo se conquista più punti del Tottenham: vince e gli inglesi non passano al Camp Nou, oppure pareggia e gli inglesi perdono.
In caso di arrivo a pari punti i nerazzurri sono fuori e retrocessi in Europa League perché la rete di Eriksen a Wembley ha cambiato i rapporti di forza nello scontro diretto. All'andata gli uomini di Spalletti avevano vinto per 2-1 in rimonta, quindi nel doppio confronto avanti il Tottenham e fuori l'Inter che si affida anche alla professionalità di Messi e soci.
Ecco come il Napoli si può qualificare
Il girone della morte che comprende la squadra di Ancelotti è il più difficile da decodificare nella possibilità di qualificazione, con la sola Stella Rossa ufficialmente fuori dai giochi. Il Napoli ha buone possibilità e dipende solo dalle sue forze, ma è atteso da uno spareggio sportivamente drammatico ad Anfield contro il Liverpool che è caduto a Parigi.
Per qualificarsi i partenopei devono vincere o pareggiare in Inghilterra. Così renderebbero inutile qualsiasi calcolo e potrebbero anche non ascoltare il risultato di Stella Rossa-Psg. In caso di sconfitta, invece, si entra in un gioco difficile di classifiche avulse e differenze reti.
In sintesi: se il Napoli perde con un solo gol di scarto e segnando una rete (2-1, 3-2 e così via) va avanti anche con successo del Psg a Belgrado. Se perde sempre con un gol di scarto, ma segnandone almeno tre, ottiene il pass anche in caso di pareggio del Psg con la Stella Rossa (arrivo a tre a quota 9 punti e classifica avulsa), mentre se i parigini dovessero clamorosamente cadere in Serbia Ancelotti potrebbe permettersi qualsiasi risultato. Tutto chiaro, no?