Champions League, sorteggio fortunato (anche per il Napoli)
Juventus-Lione e Atalanta-Valencia da urlo mentre i partenopei pescano Messi. E lo stimolo per restare vivi fino a primavera
E' andata bene, per qualcuno addirittura di lusso. L'urna di Nyon ha regalato a Juventus, Atalanta e Napoli avversari sulla carta abbordabili (il Lione per i bianconeri), non superiori (il Valencia per i bergamaschi) o durissimi e, però, affascinanti come il Barcellona per i partenopei. E' chiaro che il calcio di febbraio e marzo non sarà lo stesso di dicembre e, quindi, alcuni di questi giudizi potranno essere rivisti alla prova del campo; però la sensazione è che per una volta la Dea bendata ci abbia concesso la grazia.
Vale anche per il Napoli, anche se può sembrare un paradosso perché il Barcellona di Messi rappresenta uno degli scogli più alti che Gattuso potesse pescare dall'urna. Intanto sarà la prima volta della Pulce nello stadio che fu di Maradona e poi c'è il peso di una sfida talmente bella da costringere tutto l'ambiente a tenere la spina attaccata nei prossimi mesi, dimenticandosi il grigiore di una stagione che si sta trascinando di delusione in delusione.
Volendo provare a essere ottimisti, il Napoli ha dato il meglio di sè nelle notti di Champions e ha toccato il punto più alto proprio nel doppio confronto con il Liverpool campione d'Europa in carica. Il gruppo in mano a Gattuso ha valori assoluti che non si possono essere del tutto cancellati e che possono esaltarsi forse solo su un palcoscenico di lusso qualche un ottavo ad eliminazione diretta contro i catalani.
EPA/LAURENT GILLIERON
Juventus e Atalanta da favorite
Che la Juventus potesse pescare bene era abbastanza prevedibile per via del primato nel girone. Tra l'ipotesi Real Madrid e la realtà Lione, però, passa una discreta differenza e l'accoppiamento con i francesi della vecchia conoscenza Rudi Garcia spinge a ritenere che la qualificazione sia un obbligo per la squadra di Sarri.
Tra l'altro la Champions League perderà una tra Real Madrid e Manchester City e una tra Bayern Monaco e Atletico Madrid, sacrificate sull'altare di un sorteggio che ha dovuto disegnare un paio di sfide ad altissimo livello, quasi semifinali anticipate.
Meno scontato era, invece, l'accostamento dell'Atalanta con un avversario sulla carta abbordabile. E' capitato il Valencia ed è difficile dire che potesse andare meglio. Già immaginare che i bergamaschi affrontino la sfida non da sfavoriti ha dell'incredibile, poi il campo dirà se Gasperini e la sua banda hanno il peso e l'esperienza giusta per reggere il confronto con 180 minuti dove non sono concessi errori.
La sintesi di tutto è che la Juventus deve passare, l'Atalanta può farlo mentre il Napoli ha il dovere di provarci con convinzione e con un piccolo rimpianto. L'esonero di Ancelotti è stato deciso su altri parametri e forse era inevitabile, ma andare al Camp Nou con l'uomo delle tre coppe sarebbe stata una garanzia in più di potersi misurare a testa alta.