Era il 7 febbraio 1914 quando Charlie Chaplin indossò per la prima volta il costume da Charlot di fronte a una macchina da presa. Per questo centenario fecondo di ricordi in bianco e nero e di poetico umorismo, la Cineteca di Bologna ha organizzato durante l’anno una serie di eventi che ora si chiudono riportando al cinema Modern Times – Tempi moderni, uno dei vertici dell’arte di Chaplin.
Sarà nelle sale italiane dall’8 dicembre nella versione restaurata dalla Cineteca stessa, con nuova registrazione della colonna sonora originale, in seno al ciclo “Il cinema ritrovato. Al cinema”. Film in cui Chaplin denunciò l’alienazione del lavoro in fabbrica, è la sua ultima apparizione nelle vesti del Vagabondo: Charlot che avvita bulloni in accelerazione convulsa, Charlot a cavalcioni di giganteschi ingranaggi, alienato, disoccupato, sfruttato, anche innamorato e infine sulla strada verso un futuro incerto, ma non più solitario. Un film (quasi) muto girato in epoca pienamente sonora.
Il restauro presenterà per la prima volta una nuova incisione della partitura musicale, composta dallo stesso Chaplin: la famiglia non aveva infatti mai concesso finora che l’incisione dell’epoca fosse sostituita da una nuova incisione.
Tempi moderni uscirà parallelamente in dvd per le Edizioni Cineteca di Bologna, primo titolo di una collana che vedrà pubblicato l’intero catalogo dei grandi lungometraggi di Charles Chaplin restaurati. L’home video è arricchito da un booklet e dal documentario Chaplin ritrovato: Tempi moderni, realizzato a partire dai materiali dell’Archivio Chaplin (al quale la Cineteca di Bologna ha lavorato per oltre dieci anni, completandone la catalogazione e la digitalizzazione) che raccontano i molti retroscena che hanno portato al compimento della pellicola.