Chi è Dmitry Gerasimenko, nuovo proprietario della Pallacanestro Cantù
Ricchissimo grazie all'acciaio e al gas, è anche il n°1 del Krasny Oktyabr Volgograd, con cui è pure sceso in campo in Eurocup
A dire il vero non è la prima volta che una squadra italiana di basket di Serie A ha una proprietà straniera: precursore in tal senso fu Pasquale Caputo, produttore di formaggi italo-americano che nel 1998 acquisì l'Olimpia Milano (sì, proprio quella oggi griffata Armani) con socio Joe Bryant (sì, proprio il padre di Kobe) per poi cederla nel 2000 a Sergio Tacchini.
Così appassionato... da scendere sul parquet
Però l'avvento nella nostra pallacanestro di Dmitry Gerasimenko, origini ucraine, 37enne imprenditore divenuto multi-milionario grazie all'acciaio (la sua fabbrica è la seconda più grande di tutta la Russia) e al gas (a proposito del quale ha pure subìto un arresto all'aereoporto di Mosca lo scorso ottobre, con l'accusa di aver indebitamente sottratto 5 milioni di euro a due soci), ha davvero qualcosa di storico. Anche perché riguarda una realtà tanto storica quanto radicata sul territorio come la Pallacanestro Cantù, di cui l'eccentrico magnate russo - già n°1 del Krasny Oktyabr Volgograd, squadra della VTB, con la quale è sceso in campo per sfizio lo scorso febbraio in Eurocup dopo essersi debitamente auto-tesserato - ha acquisito il 65% delle quote dalla famiglia Cremascoli, divenendo così socio di maggioranza.
"Siamo convinti che quanto Gerasimenko propone è qualcosa che da soli non avremmo mai potuto realizzare, neanche facendo entrare nuovi soci o industriali della zona", ha detto Anna Cremascoli nella conferenza-stampa in cui è stato reso noto il passaggio di proprietà. "Io e gli altri soci riteniamo questa cessione un atto d'amore verso questa società: le quote sono state cedute al valore nominale senza speculazioni di alcun tipo. Da oggi Gerasimenko è socio di maggioranza, noi ci siamo diluiti ma il board resta invariato, perciò io rimarrò presidente".
Primo acquisto: un palazzetto da 5.500 posti
Tra l'altro, l'annuncio dell'acquisizione fa seguito (e per molti versi dà logica) a quello di un recente passato, in cui la signora Gerasimenko comunicava la futura costruzione a spese di una società di famiglia (la Sport Expo con sede a Lugano) di un nuovo palazzetto da 5.500 posti, sogno più che decennale dei tifosi brianzoli a causa degli scandali che hanno sempre impedito alla Pallacanestro Cantù di lasciare per una casa più accogliente l'ormai mitico, ma vetusto Pianella. Dove Gerasimenko, il cui figlio tredicenne gioca nelle giovanili canturine, potrebbe fare il suo esordio da nuovo patron in occasione del match di domenica 15 novembre contro la squadra di Avellino, sponsorizzata Sidigas. Una specie di derby, insomma.