Corsa: le regole per dimagrire
Perdere peso con il running è più che possibile. Ma a patto di allenarsi nel giusto modo e alla giusta intensità: ovvero così...
Correre per dimagrire? Ottima idea, che non può però prescindere da questa regola scientifica: quando corriamo, il nostro corpo consuma carboidrati e grassi a seconda dell'intensità dell'allenamento. E perché l'ago della bilancia vada indietro, ovvero perché vengano bruciate durante l'azione più calorie di quante ne introduciamo con la dieta, l'intensità giusta è fissata dagli esperti all’80% della propria frequenza cardiaca massima, che si può calcolare empiricamente sottraendo a 220 la propria età (ad esempio, 180 è la frequenza cardiaca massima di un persona di 40 anni).
Per correre a questo ritmo bisogna tuttavia essere molto allenati, condizione di solito in netto contrasto con la necessità di perdere peso... Il "trucco" vincente sta allora nel variare il ritmo della corsa da un allenamento all’altro. Poi, dopo che si corre con regolarità da qualche mese, si può appunto iniziare a inserire una o due sedute di corsa veloce a settimana: circa 20 minuti all’80% della frequenza cardiaca massima (dopo l'indispensabile stretching).
Un'altra possibilità sta invece nell'interval training, ovvero nell'alternare mentre si corre 2 minuti ad alta intensità (sempre all’80% della frequenza cardiaca massima) e 2 minuti a ritmo blando. Arrivare a 10 "alternanze" in una seduta è già efficace per iniziare a perdere peso, con il vantaggio per la linea che aumenterà poi con l'aumento del tempo della frazione (passando ad esempio da 2 a 4 minuti) o con il numero delle ripetizioni.
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