Qual è il ruolo del design alla Design Week?
Con una moda sempre più protagonista e la corsa all'ultimo cadeaux, quello che ci resta del Salone del Mobile è una storia su Instagram
FOMO. Basta forse una parola per descrivere la settimana appena trascorsa. Per chi non appartenesse alla Generazione Z, come la sottoscritta, l’acronimo sta per «Fear of Missing Out» e sta a indicare una forma di ansia sociale che porta a una vera e propria paura di essere esclusi da eventi ed esperienze percepite come gratificanti. La colpa, lo avrete già capito, è da imputare ai social che presentano una realtà distorta — non solo per l’utilizzo di photoshop — e portano a una costante esposizione alle esperienze altrui.
Ecco, lungi da me definirmi psicologa (anche perché le mie conoscenze di medicina si limitano a Grey’s Anatomy) ma mi sento piuttosto sicura nel diagnosticare i partecipanti alla Milano Design Week affetti da FOMO. Alcuni dei sintomi più eclatanti includono: quattro ore di coda per ritirare un singolo tulipano all’edicola di Gucci; un euforico «questa è la settimana più bella dell’anno» pronunciato camminando per le infernali vie di zona Tortona; e un numero a tratti preoccupante di poster, calzini, tote bag e free drink, elargiti in ogni angolo della città.
Chi, come la sottoscritta, si è trovato a presenziare a eventi, presentazioni e un numero talmente alto di aperitivi da meritare una visita gratuita al fegato, non ha potuto che porsi una domanda: ma il design dov’è finito? Mentre la moda per una settimana si è divertita a fingersi “democratica” lanciandosi in collaborazioni e organizzando feste autoreferenziali, su TikTok si moltiplicavano i video con regole e consigli astuti per non perdersi neanche un cadeaux. E il design, alla Milano Design Week, dov’è?
Oltre a traffico, strade bloccate e tanto caos, a parlare delle nuove proposte — a volte fin troppe — presentate da aziende e archistar di tutto il mondo, siamo rimasti davvero in pochi, e persino gli addetti al settore si sono detti più di una volta stanchi di questa baraonda dove, a guidare le folle di visitatori non è una passione o anche un pallido interesse per il design, ma il desiderio di scroccare e condividere un’altra story con gli amici. E poi vuoi mettere se la notifica di BeReal arriva proprio mentre sei davanti a quell’installazione super figa alla Statale? I tuoi followers saranno verdi d’invidia!
E il design? Ai posteri — e ai fatturati — l’ardua sentenza.