Donald Sutherland
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Donald Sutherland, 80 anni da Casanova a presidente Snow - Foto

Buon compleanno all'attore canadese versatile ed eclettico. Indimenticabile la sua interpretazione del libertino malinconico per Federico Fellini

Sguardo affilato e capelli candidi, modi tanto eleganti quanti temibili, una delle ultime interpretazioni di Donald Sutherland che abbiamo negli occhi è quella del perfido presidente Snow della saga Hunger Games. Attore canadese versatile ed eclettico, oggi compie 80 anni.

Nato il 17 luglio 1935 a Saint John (New Brunswick), Donald Sutherland nella sua fulgida carriera è stato per Robert Altman lo schizzato capitano del goliardico ospedale di campo di M*A*S*H (1970), film che gli ha dato il successo. Ma eccolo anche detective accanto a Jane Fonda per Alan J. Pakula in Squillo per l'ispettore Klute (1970) e seducente libertino per Fellini ne Il Casanova di Federico Fellini (1976).Come triste e ambiguo Casanova forse ha regalato la sua interpretazione migliore. Anche per lui è stata una delle esperienze più  emozionanti. Del cineasta romagnolo ha detto:

"Un regista che ha cambiato la mia vita. Ho capito che dovevo fare l'attore quando ho visto lo stesso giorno La strada di Fellini e Orizzonti di gloria di Kubrick".

Con l'Italia ha proseguito il suo rapporto con Novecento di Bernardo Bertolucci, nei panni del viscido fascista Attila capace di far schizzare il cervello a un ragazzino sbattendolo contro il muro con il sorriso sulle labbra. Proprio con un film italiano aveva debuttato nel cinema nel 1964, nell'horror Il castello dei morti vivi.

Sutherland ha frequentato ogni genere, dai film dell'orrore di serie B a quelli di guerra fino alla commedia più strampalata. Bravo nel ruolo di quello che sta sempre da un'altra parte, dell'imprevedibile, ma perfetto anche in quello di villain, Sutherland si è misurato in Fate la rivoluzione senza di noi (1970), E Johnny prese il fucile (1971), I diamanti dell'ispettore Klute (1973), A Venezia... un dicembre rosso shocking (1973). E ancora ne Il giorno della locusta (1974), in Assassinio sul ponte (1975) e in La notte dell'aquila (1976).    

Ha lavorato con Claude Chabrol in Rosso nel buio (1977), in Animal House con John Landis, nel remake de L'invasione degli ultracorpi (Terrore dallo spazio profondo) di Philip Kaufman. Eccolo in Gente comune (1980) di Robert Redford, ne La cruna dell'ago (1981) di Richard Marquand, ne L'inverno del nostro scontento (1983) e in Crackers (1984) di Louis Malle.    

Negli anni '90 ha vinto un Golden Globe per Cittadino X, in cui interpreta un colonnello sovietico. Tra il 2008 e il 2011, Sutherland si è ritrovato a recitare in commedie brillanti. Lo vediamo in Tutti pazzi per l'oro (2008), Astroboy (2009) e Come ammazzare il capo e vivere felici (2011), stesso anno in cui interpreta Harry McKenna nell'action Professione assassino. Ancora Italia con La migliore offerta (2013) di Giuseppe Tornatore.    

I più giovani lo identificano inevitabilmente con il perfido dittatore Snow della saga di Hunger Games a cui l'attore, da sempre impegnato politicamente, affida un messaggio sociale:

"La maggior parte dei giovani che viene a vedere i film e' stata ispirata dai libri della Collins, che hanno indicato una possibile libertà dall'oligarchia, dal gruppo di gente ricca che controlla le loro vite e li opprime. Letto il primo Hunger Games, ho capito che avrei fatto il tiranno Snow anche gratis... I giovani a parte fenomeni circoscritti come Occupy, sono passivi. Consumati da telefonini e tweet. Ho pensato a questa saga come a uno strumento per quel cambiamento che cercavamo nel '68. Più che il futuro racconta il presente, in un'allegoria che va oltre la denuncia del razzismo, classismo e sessismo che affliggono l'America, colpendo al cuore il capitalismo. Non ci sarà una rivoluzione negli Stati Uniti in tempi brevi, ma qualche cambiamento può ancora avvenire". 

AFP/Getty Images
Federico Fellini (a destra) dirige Donald Sutherland, che interpreta il personaggio principale del suo "Casanova", Roma, 1976.

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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