Europa League: l'Italia sogna il pokerissimo da record
Solo la Germania Ovest nel 1979-80 riuscì nell'impresa di portare 5 squadre nei quarti di Uefa. Ecco le chance di Napoli, Roma, Inter, Fiorentina e Torino
Il precedente cui bisogna fare riferimento è la Germania Ovest dell'anno di grazia 1980. Solo a loro è riuscita l'impresa di portare 5 squadre ai quarti di finale dell'allora Coppa Uefa, in una stagione in cui riuscì poi l'impresa assoluta di piazzare tutte e quattro le semifinaliste (Bayern Monaco, Borussia Moenchengladbach, Stoccarda e Eintracht) per alzare alla fine il trofeo con la formazione di Francoforte, nel mezzo della sua età dell'oro. Per pensare di poterci riuscire anche noi dobbiamo tenere a mente quella fantastica spedizione tedesca. Le nostre 'magnifiche 5' hanno da scalare ancora un paio di montagne impervie per arrivare a quel record, cominciando da questa sera quando solo il Napoli potrà scendere in campo tranquillo. Gli altri no, anche se nulla è impossibile.
Fiorentina, niente paura davanti al Tottenham
Il pareggio dell'andata (1-1 a Londra) mette la Fiorentina nella condizione di non doversi giocare tutto e subito. E' un vantaggio, ma non regala certezze perché i 90 minuti di White Hart Lane hanno dimostrato che il Tottenham è in grado di scalare le marce e raggiungere ritmi e frequenze difficilimente arrivabili per i viola. Montella garantisce che non giocherà per lo 0-0 e fa benissimo: troppo alto il rischio di incassare la beffa. Neto è l'uomo sotto i riflettori nella notte più importante della stagione: contestato dovrà giocare e il pubblico dovrà avere la maturità di capire che attaccarlo questa sera sarebbe controproducente. La Fiorentina attraversa un ottimo periodo, ma ha bisogno del miglior Gomez che, dopo essersi ripreso, non segna da metà febbraio. Lui e Salah: gente che conosce il palcoscenico europeo.
Inter, guai a rovinare tutto (come a Glasgow)
La sintesi di Shaqiri ripensando alla notte di Glasgow è stata brutale: avversario sottovalutato e partita regalata. Gli errori che l'Inter non dovrà ripetere a San Siro perchè il 3-3 dell'andata è un'ottima base di partenza, ma allo stesso tempo la squadra di Mancini non ha ancora dimostrato di aver raggiunto un sufficiente grado di solidità mentale e di continuità lontano dagli errori. Tatticamente la differenza rispetto al campionato è l'assenza di Brozovic, elemento che ha dato equilibrio a tutta la squadra. Il modulo, però, è confermato con il 4-3-1-2 che ormai è il marchio di fabbrica manciniano. Occhi puntati su Icardi: servono i suoi gol e poi arriverà il rinnovo di contratto. Le grandi lo guardano e questa è una notte di quelle che contano...
Il Toro nella bolgia del San Mames per la storia
E' la squadra che parte con il risultato peggiore e gioca nel posto meno adatto per sognare un'impresa. Eppure il modo con cui è maturato il 2-2 dell'andata autorizza qualche sogno anche per il Torino che a Bilbao prova a riuscire nel compito fallito dal Napoli in estate. Ventura ha tentato di abbassare il livello della tensione alla vigilia, evocando l'assenza di coccodrilli nel senso che, alla fine, sempre undici contro undici si giocherà. Il problema è che i granata dovranno fare tutto perfettamente: sfruttare le poche chance offensive e non regalare nulla dietro. Gioca maxi Lopez che a Bilbao ha già segnato con la maglia del Barcellona nella Coppa del Rey del 2006. Una vita fa, ma vale la pena provarci...
La Roma tra timori e speranze
Provando a dimenticare per un momento le questioni di ordine pubblico, la trasferta della Roma a Feyenoord assomiglia tanto a un'ultima spiaggia. Impensabile fino a un mesetto fa, ma i giallorossi rischiano di arrivare a inizio marzo con la sola difesa del secondo posto nel mirino e tutto il resto della stagione volato via, tra rimpianti e polemiche. C'è, dunque, un aspetto emotivo oltre a quello tecnico che accompagna l'avvicinamento al ritorno contro gli olandesi. La Roma formato normale di Garcia non avrebbe problemi a sbarazzarsi di loro, quella ridotta dell'inizio di 2015, invece, rischia contro chiunque. Il tecnico si affida ai punti fermi: gioca Totti, centrocampo in mano a Pjanic-De Rossi-Nainggolan e Doumbia (deludente fin qui) confinato in panchina. Chance di passare il turno? Meno del 50%. Non molto, ma meno.
L'allenamento del Napoli al San Paolo
Chiude il Napoli ed è l'unica per la quale si può già archiviare la pratica del passaggio di turno. Ha vinto 4-0 in Turchia e non ha motivi di temere nulla, anche perché il Trabzonspor si è dimostrato avversario morbido morbido. E' l'occasione giusta per cercare qualche risposta dagli uomini meno in forma, Mertens su tutti. E' la sua serata e proverà a riscattarsi dopo l'espulsione lampo rimediata contro il Sassuolo. Spazio anche a Higuain che va a caccia del record di marcature europee in una stagione con la maglia del Napoli. Complessivamente una festa.