Ferrari: dentro la fabbrica di Maranello
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Ferrari: dentro la fabbrica di Maranello

Dal sogno di Enzo Ferrari alla realtà di oggi: un viaggio tra eccellenza, innovazione e tradizione nel cuore di Maranello

È uno dei pochi casi in cui la parola "mito" non è un'esagerazione. Uomini, donne, giovani, anziani, bambini,... non fa alcuna differenza: il fascino della Ferrari è unico. Non serve essere appassionati di motori o intenditori di automobili per conoscerla: la Ferrari è parte di una storia straordinaria, partita da lontano, nel 1947, e che deve tutto a un grande visionario, Enzo Ferrari. Da allora, la storia è stata portata avanti nel suo nome da altri uomini che ne hanno rispettato spirito e immaginazione. Una storia che ha messo radici a Maranello, fatta di intuito, genialità, impegno e successo. Un viaggio fatto di corse e vittorie, sperimentazioni e modelli iconici, vetture esclusive che si possono anche incrociare sulle strade di tutti i giorni.

Panorama ha avuto l'opportunità, in occasione della presentazione nella nuova vettura Ferrari Roma Spider Tailor Made, di varcare la storica soglia di Via Abetone Inferiore 4, a Maranello. Il portale d’ingresso è quello storico, sul quale si affacciava l’ufficio di Enzo Ferrari. Oggi, al di là di quel portone, c’è una vera e propria cittadella fatta di padiglioni e viali intitolati ai piloti che hanno contribuito a rendere grande il marchio nelle corse, tranne uno, il principale, dedicato proprio al fondatore della casa automobilistica.

Questo luogo non è solo un centro di eccellenza tecnologica e ingegneristica, ma anche uno dei migliori ambienti lavorativi al mondo. Gli edifici, progettati da architetti di fama mondiale come Renzo Piano, Massimiliano Fuksas, Jean Nouvel e Mario Cucinella (autore dell'e-building inaugurato nel 2024), sono pensati a "misura d'uomo". Qui, innovazione e sostenibilità convivono, facendo della Ferrari uno dei modelli più studiati al mondo dagli specialisti del settore automobili, architettura ed ingegneria.

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Insomma, la Ferrari è un'eccellenza italiana. E questo lo si percepisce fin da subito, appena si sale sull’autobus elettrico che porta in giro per lo stabilimento per un tour veramente esclusivo: ciò che abbiamo visto sono in pochissimi a vederlo e, anche se il nome e il marchio Ferrari fanno sognare chiunque, anche da lontano, è solo entrando lì dentro che si respira l’aria del sogno. È esattamente come diceva il fondatore: "I sogni non si possono descrivere, bisogna viverli".

Gli spazi interni sono luminosi, puliti, fatti di corridoi arricchiti da isole verdi che contrastano con la precisione delle linee di montaggio e di assemblaggio. Una sorta di sala chirurgica, perfettamente in armonia, in cui tutto funziona grazie al lavoro impeccabile di meccanici superspecializzati.

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Sotto il cofano di ogni Ferrari batte il cuore pulsante, il motore, che ha reso il Cavallino l'icona mondiale della velocità. Centinaia di pezzi assemblati artigianalmente uno a uno. Ferrari è l’unica casa costruttrice a possedere una fonderia interna per produrre il monoblocco, garantendo così un controllo totale e accurato sul processo produttivo.

Qui, la cura per i dettagli è maniacale, e tecnologia e manualità si fondono in un equilibrio perfetto. In Ferrari, infatti, gioca un ruolo fondamentale la coesistenza di due anime: quella tecnologica, con impianti sempre più automatizzati, e quella dell'uomo che dà supporto alla macchina. La coesistenza tra uomo e macchina è esemplificata da quelle postazioni in cui robot collaborativi certificano il lavoro umano, un’armonia che esprime il meglio di entrambi.

E poi c'è l'assemblaggio, forse la parte più emozionante perché è dove avviene la magia: qui infatti il veicolo prende vita e forma. Pezzi e componenti vengono assemblati lunga la linea di produzione. Una sorta di passerella che culmina nel momento in cui il motore e il telaio si incontrano diventando una Supercar. Questa fase cruciale viene poeticamente chiamata "matrimonio" ed è il momento in cui la scocca della macchina scende e in un colpo solo si unisce al blocco motore e alla catena cinematica sulla linea di assemblaggio. A questo punto la vettura risulta completamente assemblata e pronta per la prima messa in moto (il motore ovviamente era già stato testato a banco singolarmente, ma questa è la prima volta che viene messa in moto la vettura completa). Come da tradizione, la vettura viene spinta fuori dalla linea e subisce un controllo tramite collaudo su strada: tutte le vetture Ferrari vengono ancora collaudate al 100% su strada ed è per questo motivo che nessun cliente riceverà mai un auto con zero chilometri.

Ma il sogno non finisce qua.

Appena fuori dalla sede storica dell’azienda c'è il Ristorante Cavallino, simbolo e testimone del vissuto Ferrari, del suo profondo legame con il territorio, delle celebrazioni e delle sfide più audaci intraprese dalla Scuderia, fin dagli inizi.

Questo ristorante, nato come mensa aziendale e ufficialmente inaugurato nel 1950, è stato per decenni il luogo prediletto da Enzo Ferrari per pranzare con amici, ospiti e collaboratori. Da allora fino ad oggi, le sale di questo edificio storico hanno assistito a una sequenza straordinaria di successi e celebrazioni indimenticabili.
Intorno ai tavoli del passato, si sono accomodati personaggi illustri come il Principe Bernardo d’Olanda, la Principessa del Belgio Liliana de Rèthy e il pilota 3 volte campione del mondo Jackie Stewart, così come tutti i piloti e i tecnici che hanno fatto parte del Team Ferrari nel corso delle decadi.

La recente ristrutturazione del 2021, firmata dalla designer India Mahdavi, ha trasformato il Cavallino in una moderna trattoria che, pur rinnovata, preserva lo spirito e l’identità di un tempo. La cucina, curata dallo chef Massimo Bottura, propone piatti che omaggiano le tradizioni locali, come i tortellini del Tortellante, ma anche il Crème caramel al parmigiano reggiano, il cotechino che vuole essere un Filetto alla Rossini e la zuppa inglese.

Ferrari è quindi molto più di una casa automobilistica: è un simbolo di eccellenza, passione e visione. La leggenda non si limita al passato, ma continua a ispirare nuove generazioni di appassionati e ammiratori (e non solo) in tutto il mondo, unendo la tradizione all'innovazione. A Maranello, dove tutto ha avuto inizio, si respira ancora quell'aria di sogno che Enzo Ferrari ha saputo infondere nel suo progetto visionario. Un mito che continua a vivere, a correre, e a emozionare, trasformando ogni modello in un capolavoro di ingegneria e design.

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Chiara De Zuani