Fidanzata in affitto, il ritorno spuntato (e con nudo integrale) di Jennifer Lawrence
L’attrice premio Oscar torna al cinema dopo la maternità. È scatenata, si dà completamente, promette una commedia da risate a crepapelle, ma in verità si ridacchia soltanto, e pure sporadicamente. Aspettando il finale scontato
Rieccola Jennifer Lawrence, scatenata e incasinata. Con un’energia caotica strabordante che vorrebbe travolgerci di comicità e risate. InveceFidanzata in affitto (dal 21 giugno al cinema) non è la commedia che vorrebbe essere, con cui ridere a crepapelle. Si ridacchia, sì, ogni tanto, soprattutto nella seconda parte. Ma intanto si aspetta come una liberazione il finale – telefonato – che non arriva mai. Quanto ci manca la Jennifer Lawrence di Un gelido inverno, il film indie del 2010 che rivelò il suo talento!
La commedia che Lawrence cercava, chissà perché
Avevamo congedato Jennifer Lawrence con la commedia ecologista non male Don't look up, in cui interpretava la divertente dottoranda, acuta e catastrofista, di prof Leonardo DiCaprio. Poi la vita privata ha giustamente preso il sopravvento e, rieccola, mamma del piccolo Cy, nato a febbraio 2022, avuto con il marito mercante d’arte Cooke Maroney.
Intanto l’attrice trentaduenne del Kentucky ha prodotto e recitato da protagonista nel dramma da traumi di guerraCauseway, uscito a novembre su piattaforma Apple TV+. E finalmente rieccola al cinema con Fidanzata in affitto di Gene Stupnitsky, titolo italiano tutt’altro che allettante dall’originale No Hard Feelings.
Lawrence pensava da un po’ che nella sua filmografia mancasse una commedia spensierata R-Rated, ovvero non adatta a pubblico under 17 se non accompagnato da adulto. Un po’ sboccata, un po’ piccante. «Ho sempre voluto fare una commedia. Semplicemente non trovavo quella giusta», ha detto. Probabilmente troppo impegnate e intelligenti, a tal proposito, le commedie già nel suo curriculum Il lato positivo - Silver Linings Playbookper cui ha vinto l’Oscar e, soprattutto, American Hustle - L'apparenza inganna, in cui Lawrence ha dato il meglio di sé sul fronte comico, travolgente e spassosa (nomination all’Oscar da attrice non protagonista).
Quando l’amico sceneggiatore e regista Gene Stupnitsky le ha parlato di Fidanzata in affitto, di cui è anche produttrice, Jennifer ha trovato quello che cercava. Ma non quello che speravamo noi. «Ogni volta che leggevo una nuova versione della sceneggiatura, era come scartare un regalo», le parole appassionate di Lawrence, che a Cannes, apparsa in splendido abito rosso e infradito, ha così iniziato la promozione del film vista mare. «È qualcosa di totalmente diverso (da quanto fatto finora, ndr), un genere del tutto differente, con scene divertenti e dialoghi ridicoli che mi hanno entusiasmato! Girare questo film, insieme a un cast brillante ed esilarante, è stato molto divertente».
Almeno lei si è divertita, noi non molto. Ci sono scene che fanno scoppiare in piccole risate, sì, soprattutto nella seconda metà del film (come quando Lawrence è in fiamme sul cofano dell’auto), ma sono sporadiche e arrivano troppo tardi, si contano sul palmo di una mano o poco più.
Quando una commedia leggerissima sposa anche una trama abbastanza scontata gli unici elementi che possono renderla vincente sono personaggi sorprendenti e amabili e una sceneggiatura croccante che inanelli battute irresistibili. Fidanzata in affitto non ha nessuno dei due ingredienti, forse anche penalizzato da un doppiaggio italiano per niente a pennello.
Jennifer Lawrence in "Fidanzata in affitto" (Foto: Columbia Pictures)
All’origine un vero annuncio su Craigslist
Tutto parte da un post letto su Craigslist, portale di annunci di lavoro, eventi, acquisti, incontri. Due genitori iperprotettivi hanno effettivamente pubblicato un annuncio in cui cercavano una giovane donna per il loro figlio timido e inesperto, per sedurlo e trasformarlo da nerd del liceo a ragazzo del college cool e pieno di fiducia in se stesso. A fronte di un lavoro ben fatto, avrebbero pagato profumatamente. Da qui il la alla trama di Fidanzata in affitto.
Jennifer Lawrence è Maddie, una trentaduenne che a Montauk, sull’Oceano Atlantico, passa con disinvoltura da una relazione di letto all’altra e, con meno disinvoltura, si arrabatta tra bollette e conti da pagare. Autista di Uber, oltre che barista, quando si ritrova con l’auto sequestrata per quietanze non saldate, l’annuncio di Craigslist che offre una Buick Regal fiammante sembra fare al caso suo. Per averla c’è solo un ragazzino da «svezzare», ovvero il diciassettenne Percy, interpretato da Andrew Barth Feldman, già visto a Broadway come protagonista del musical Dear Evan Hansen. Quanto basta gracile e insicuro, ma con cuore e testa dalle buone potenzialità, Percy viene fragorosamente avvolto dall’ala da aquila predatrice più che da chioccia di Maddie, così eccessiva, così soverchiante. È spesso scurrile, è totalmente menefreghista, goffa femme fatale. Ma non fa ridere, ahinoi.
La parte più interessante: il confronto tra generazioni
C’è però una parte di Fidanzata in affitto che si distingue dal resto del film, pungente, divertente e diversa da quanto già visto: quando Maddie corre a recuperare Percy a una festa pre-college, si imbatte nella Generazione Z, lei Millennial. Ed è scontro tra generazioni.
Corre al piano superiore per cercare Percy e, di camera in camera, trova ragazzini intenti a guardare smartphone o con visori per la realtà virtuale, invece che accesi dai primi incontri sessuali. Ed erutta con una frase tipo: «Ma sc*** non va più di moda?».
Maddie è derisa perché è agée per il contesto e lei ribatte a un bellimbusto invitandolo a farsi un rendez-vous con l’amico al suo fianco: ed ecco che è tacciata di omofobia, mentre sbucano telefonini da ogni dove per riprenderla e poi gettarla in pasto alla Rete, con tanto di genitori che intervengono sul finale per cacciarla. Uno sguardo lucido e acuto sullo stile di vita delle nuove generazioni e sulle relative derive.
Andrew Barth Feldman e Jennifer Lawrence in "Fidanzata in affitto" (Foto: Columbia Pictures)
Il nudo integrale di Jennifer Lawrence
E poi c’è il nudo integrale frontale di Jennifer Lawrence, che mostra che i riflessi del parto sono distanti: è bellissima. Chissà se in futuro Fidanzata in affitto sarà ricordato solo per questo.
Maddie spinge Percy a fare un bagno di notte nudi, ma i loro vestiti lasciati sulla battigia vengono rubati da dei buontemponi… «Ho fatto un respiro profondo e poi mi sono spogliata», ha raccontato l’attrice a People. Già Lawrence si era svestita nel thriller Red Sparrow (2018), nuda di fronte a una scolaresca. Non fu propriamente facile perché nel 2014 fu vittima del furto di foto intime da parte di un hacker, poi spolpate in Rete, «violazione sessuale» - come la definì lei - che la traumatizzò.
A novembre uscirà un nuovo episodio della saga Hunger Games che ha reso Jennifer Lawrence super popolare come eroina simbolo di libertà. Ma lei non ci sarà: Hunger Games: La ballata dell'usignolo e del serpenteè infatti un prequel che si colloca sessantacinque anni prima rispetto alle vicende della serie, focalizzandosi sulla gioventù di Coriolanus Snow, futuro presidente di Panem.
Aspettiamo Jennifer, invece, per il grande ritorno al cinema d’autore. Tra i progetti che ci fanno ben sperare c’è la collaborazione con Lynne Ramsay, regista britannica intensa e mai banale, già autrice di …e ora parliamo di Kevin (2011) e A beautiful day - You were never really here (2017): in cantiere un adattamento del libro Die, my love della scrittrice argentina Ariana Harwicz, una sorta di horror sulla maternità.