Fiorentina: Salah sceglie il 74 in memoria delle vittime di Port Said
L'attaccante ha scelto il numero della sua nuova maglia viola per ricordare l'episodio che sconvolse il calcio egiziano
''Pochi giorni fa si è commemorato il terzo anniversario della tragedia di Port Said e mi è sembrato giusto omaggiare le 74 vittime'': con queste parole il neo-acquisto della Fiorentina Mohamed Salah, arrivato in Serie A nell'ambito dell'operazione che ha portato Cuadrado al Chelsea, ha spiegato perché ha scelto il numero 74 per la sua nuova maglia viola.
La tragedia che sarà così ricordata dal 22enne giocatore egiziano a ogni presenza in campo, avvenne nel febbraio di tre anni fa nello stadio di Port Said, all'imboccatura del Canale di Suez, quando appunto 74 persone persero la vita negli scontri violentissimi tra le tifoserie rivali dell'Al-Masry e dell'Al-Ahly. Un drammatico episodio che impose poi un lungo stop al campionato egiziano e che a quanto pare è rimasto ben impresso anche nella memoria di questo giovane talento del calcio nordafricano.
Interpellato sulle vicende legate al terrorismo che stanno sconvolgendo tanto i paesi arabi quanto il mondo occidentale, l'attaccante di fede musulmana ha però preferito glissare: ''Sono un giocatore di calcio, non mi occupo di politica né voglio farlo''. Quanto alle accuse di antisemitismo che lo coinvolsero ai tempi in cui giocava nel Basilea, quando non dette la mano ai giocatori del Maccabi Tel Aviv e gli fu pure attribuita la frase ''Voglio vincere per non permettere alla bandiera sionista di sventolare in Champions League'', Salah ha replicato tramite l'interprete: ''Non ho mai dichiarato una cosa del genere, ho giocato quelle due gare senza problemi. Non vorrei aggiungere altro per evitare altre interpretazioni. La questione per me si è chiusa allora''.