Flavia e Tom, l'illusione continua
Bisogna vivere, cioè illudersi. Lo scriveva Luigi Pirandello, ma solo Flavia Vento ha saputo incarnare superlativamente questa massima.
La showgirl ha raccontato di aver passato sei mesi a parlare virtualmente con una persona che diceva di essere Tom Cruise. Era stata ingannata, truffata, si era innamorata di un meschino approfittatore che si era spacciato per l’attore hollywoodiano. E aveva confessato di essersi innamorata, sedotta da una canzone e dolci parole. Amaro miraggio. Ma la vita a volte sa ripagarci delle crudeli delusioni.
E così la star americana, l’eroe di tutte le missioni impossibili, l’uomo che ci sorrideva dal poster di Top Gun nella nostra cameretta con quel giubbottino da urlo, dove va a presentare il suo ultimo film? Ma a Roma, ça va sans dire. Proprio nella Capitale, dove Mission Impossible 7 è in parte ambientato. Eccolo: il capello con qualche filo bianco, ma il ciuffo magicamente è ancora lì (i grandi miracoli della natura), sorriso splendente, completo azzurro con panciotto (in verità, un po’ autista Cotral) e camicia bianca con il collettone sbottonato (quello invece intramontabile classico degli agenti immobiliari capitolini).
A questo punto la domanda è solo una: Flavia riuscirà a incontrare il perduto amore? Saranno dolci baci o languide carezze? Nel frattempo, lui va a trovare Giorgia Meloni e si fotografa accanto a lei in un tripudio di pochette e felicità. Qualcuno malignamente twitta: «Nessuno mi convincerà che quello non fosse Elon Musk con la parrucca che fa Tom Cruise». No, è lui. E lo conferma la bionda Flavia che pubblica il video che tutti aspettavamo. Lei in abito verde speranza che lo guarda sognante dalla platea mentre parla sul palco.
Incontri ravvicinati del terzo tipo.
La passione non conosce distanza. Lei posta: «L’ho visto», neanche fosse l’apparizione della Madonna di Trevignano. I social non trattengono la commozione: «Non c’è sconfitta nel cuore di chi lotta», «La storia che ha fatto piangere l’Italia», «Una notizia che aspettavo da tempo. Ora posso morire felice», «Trovate qualcuno che vi guarda come Flavia Vento guarda Tom Cruise», «Eccola con la testa piegata come a dire: “Il mio Tom, sono orgogliosa di averti nella mia vita”», «Lotterò, l’otterrò, lo terrò». Poi ci sono i soliti acidi che subito ricordano quante illusioni d’amore ci siamo già sorbiti: «È arrivato Tom Caltagirone», «È una mission impossible», «Da lontano l’avevo scambiato per Alberto Angela».
Cattivoni.
Invece noi speriamo che quando il Solleone è calato e il ponentino ha invaso la città, lui sia salito sulla sua berlina dai vetri oscurati, seguita da quattro van, con cui ha bloccato tutta Roma (li mortacci loro, tutto bloccò). E via col Vento. Vogliamo immaginarli così. Anche se non si capisce come mai dal web un sol grido si alza: «Scappa Tom». Finché sei in tempo.