George Clooney e Amal Alamuddin, cronaca di un matrimonio infinito
Ultimo atto delle nozze dell'anno stamattina in Comune a Venezia
George Clooney e Amal Alamuddin si sono sposati. Questo è certo e la Laguna tra qualch ora tornerà alla normalità dopo quattro giorni di assedio tra fotografi, paparazzi, ospiti con diversi gradi di "celebrità" e soprattutto dopo che loro, gli sposi dell'anno, torneranno a casa.
L'ultimo atto del matrimonio infinito avverrà intorno alle 13 a Ca' Farsetti, nella storica sede del Comune di Venezia, dove verrà depositato l'atto e dove si metterà la parola "fine" in calce alle lunghe nozze hollywoodiane del divo e dell'avvocato libanese.
Finalmente sposi
Tra chi diceva che George si fosse già sposato a Londra un mese fa, chi sosteneva che le nozze si fossero celebrate a Laglio a inizio settembre e chi dichiarava che il giorno del sì sarebbe stato oggi nessuno ha indovinato.
Il momento del matrimonio, quello in cui, con rito americano, Walter Veltroni in veste di officiante ha chiesto ad Amal Alamuddin se voleva prendere in sposo George Clooney e lei ha detto sì (come biasimarla) è stato sabato sera intorno alle 20.45 presso il resort Aman sotto ad un arco di petali. Lì sono state scambiate le promesse (pare che Clooney fosse molto emozionato) e lì si sono messi le fedi al dito
Quattro giorni di festa
Tutto il resto è stato un giro di valzer di passeggiate in motoscafo, feste di addio al nubilato e celibato, brunch, eventi, party e banchetti. Quattro per la precisione. Il più importante, quello seguito al matrimonio, è stato servito all'hotel Aman in una cornice da sogno. Si dice che ci fossero rose bianche sui tavoli, camerieri in fez (e microchip per evitare fughe di notizie), orchestra d'archi e uno sposo raggiante che ha dedicato una serenata alla donna della sua vita, "When I Fall in Love", di Nat King Cole. La cena è stata curata dallo chef Riccardo De Pra e con un menù italo libanese. Come antipasto, polenta con funghi selvatici e prosciutto e fichi. A seguire una cena da 5 portate tra le quali caviale e risotto all'aragosta e limone. In onore della sposa hummus, taboulé e falafel.
La regina della festa
George, come annunciato, vestiva Armani, mentre il look della sposa è stato curato per tutti e quattro i giorni da Anna Wintour (che si è accaparrata anche l'esclusiva dell'evento per Vogue America). Amal, sofisticata e impeccabile, è arrivata a Venezia in Dolce & Gabbana, ha pronunciato il primo sì con un abito dal taglio asimmetrico di Giambattista Valli e in Comune si recherà in Alexander Mac Queen. Pare che sia il padre della sposa sia quello dello sposo fossero raggianti e che Clooney Senior non veda l'ora di diventare nonno (del resto Amal sarebbe già in dolce attesa, anche se la notizia non è mai stata confermata). Mr Alamuddin ha invece ricordato quello che accade in Medio Oriente definendo il matrimonio della figlia "L'unica cosa bella in un momento di dolore".
Gli ospiti
Gli invitati alla fine erano circa 200. Illustri assenti Brad Pitt e consorte e Sandra Bullock. Nussuno scatto neppure per Andrea Bocelli che veniva dato per certo. Testimone dello sposo è stato Rande Gerber, il marito di Cindy Crawford, mentre accanto ad Amal c'era la sorella Talia. Da Hollywood in Laguna, inoltre, sono arrivati Bill Murray, Matt Damon, Bono, Cate Blanchett e Anna Wintour. Dopo la festa all'Aman che è durata fino all'alba, il corteo è tornato all'Hotel Cipriani per il brunch domenicale al quale un vero americano non rinuncia mai. E mentre nelle prossime ore in Laguna tornerà la pace non resta che aspettare l'uscita del numero speciale di Vogue America dedicato alle nozze per sbirciare all'interno della festa e per lo meno togliersi la soddisfazione di vedere come era vestita la fortunata sposa del momento.