









Valentino Rossi mentre si prepara ad affrontare la seconda sessione di qualifiche nonostante la sanzione che lo obbligherà a partire in gara dall’ultima casella dello schieramento. Cadrà poco prima della conclusione senza riportare alcuna conseguenza. Il passo gara c’è.


Valentino Rossi (Yamaha), voto 8. Dodici podi di fila, con quattro vittorie, due medaglie d’argento e sei di bronzo. L’anno giusto per tornare a guardare tutti dall’alto, si diceva, perché meglio non poteva andare. Le premesse dicevano gloria: Lorenzo non ingranava, Marquez crollava spesso e volentieri e Pedrosa aveva marcato visita per il problema al braccio. Insomma, Rossi c’era e c’era sul serio. Vorace e determinato come non gli capitava da tempo, si è caricato sulla schiena le attese di un popolo, quello in giallo, che non vedeva l’ora di intonare il canto per il decimo titolo. La migliore conclusione possibile per il più grande campione di sempre sulle due ruote. Poi, le accuse in diretta tv sulla (presunta) combine tra Marquez e Lorenzo, l’errore da cartellino giallo di Sepang, la rimonta ai limiti del possibile di Valencia. Un errore, forse due, in una stagione intera. Meravigliosa, eppure non indimenticabile.



Qualifiche straordinarie per Jorge Lorenzo, che ha polverizzato il primato di Marc Marquez nel 2013. Pole con mezzo secondo di vantaggio sul campione del mondo in carica della Honda. Per lui, il weekend decisivo del campionato non poteva iniziare meglio.



Marc Marquez (Honda), voto 6. L’ha riconosciuto anche Valentino: il 22enne pilota spagnolo è il futuro della MotoGp, il campione che per almeno un paio di lustri si giocherà il titolo mondiale. Già, ma dal prossimo anno. Perché nella stagione appena conclusa, Marquez ha alternato momenti entusiasmanti, dove pareva non avere rivali, a salti nel vuoto da matita rossa, vedi le tante cadute che ne hanno condizionato la corsa in classifica. Poi, il duello infinito con Rossi tra piccole e grandi bugie che hanno stravolto la stima che gli addetti ai lavori (e i tifosi, anche spagnoli) avevano nei suoi confronti. Al netto del patto di Andorra e di tutte le sue possibili declinazioni, nessuno riuscirà mai a convincerci che a Valencia non avesse i numeri per passare Lorenzo.


Valentino Rossi nel box Yamaha per le prime due sessioni di libere del venerdì. Quinto al mattino, quarto il pomeriggio. Il Dottore si migliora di circa due decimi, ma fa ancora meglio di lui Jorge Lorenzo, che chiude la giornata con il migliore tempo assoluto. Marquez passa invece dal primo al quinto posto.

Valentino Rossi




Jorge Lorenzo



Marc Marquez


Rossi ha detto la sua ai giornalisti nel giovedì caldo di Valencia. “Perché ho deciso di fare ricorso al Tas? Dopo Sepang, in tanti hanno detto la loro, ma sulla moto c’ero io, so come sono andate le cose. Il mio rimpianto? Essere andato lungo alla curva 14, non aver percorso la mia traiettoria. Non mi aspetto alleati in pista. Ognuno deve fare la sua gara”

Valentino Rossi risponde alle domande dei giornalisti nel giovedì caldo di Valencia


L’arrivo al paddock del Dottore


Anche Jorge Lorenzo ha risposto alle domande della stampa. “Perché mi chiedete del 2016? Voglio restare a vita alla Yamaha”. E ancora: “Non so se qualcuno aiuterà Vale a rimontare. Penso a me”



“E’ stata una delle settimane più difficili della mia vita”, ha spiegato invece Marc Marquez. “Se mi aspetto le scuse da Valentino? Lo capisco, si gioca tutto”

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