GP Valencia. Lorenzo “Oramai sono in Yamaha”
Vince Pedrosa, Lorenzo scivola. Nakasuga 2°, Stoner 3°
Dopo un'intera stagione caratterizzata principalmente da “gare bagnate”, il capolinea del Motomondiale a Valencia si è concluso, per coerenza, con un bell'acquazzone.
Nella gara della MotoGP fortunatamente, la pioggia ha offerto ai piloti della classe regina una condizione di asfalto bagnato con traiettorie parzialmente asciutte.
Al via, però, gli unici piloti lungimiranti che hanno optato per le gomme slick sono stati Jorge Lorenzo (Yamaha Factory) e Stefan Bradl (Honda LCR), scelta che, in quanto impopolare, al momento è parsa azzardata.
Invece, nel giro di ricognizione, tutti i piloti si sono resi conto che l'asfalto scuro del tracciato andava via via asciugandosi, così che Dani Pedrosa, seguito subito da Nicky Hayden (Ducati Team), Alvaro Bautista (Honda Gresini) e Cal Crutchlow (Yamaha Tech3) sono rientrati ai box per sostituire la propria moto in assetto da bagnato con quella da asciutto.
La Gara.
E' stata la classica competizione in stile flag-to-flag, con i piloti che uno dopo l'altro rientrano ai box per sostituire la moto e una più complicata lettura, con un occhio ai tempi, l'altro alla posizione di uscita e di rientro in pista e l'ostacolo dei numerosi doppiati.
Dalla griglia spoglia partono cauti, scatta bene in particolare Aleix Espargarò seguito da Andrea Dovizioso, poi Casey Stoner, Valentino Rossi. Al secondo giro Dovizioso passa al comando seguito da Espargarò e Stoner con Lorenzo già quinto che registra il giro veloce. Pedrosa, partito dalla pit, è già settimo dietro a Bradl e Katsuyuki Nakasuga (collaudatore Yamaha Tech3 in sostituzione dell'infortunato Ben Spies).
Al 4° giro anche Rossi cambia moto con Rolfo ed Ellison, mentre nel gruppo di testa Lorenzo passa al comando seguito da un Pedrosa velocissimo con Nakasuga nella sua scia.
Al 11° giro Pedrosa esce largo da un curvone a destra e aumenta il distacco con Lorenzo (1°) portandolo a quasi 5”. Ma nel giro successivo è Lorenzo commettere un errore: il campione del mondo si trova in scia un doppiato CRT (Ellison) e per cercare di passarlo sulla stretta traiettoria asciutta fa un brutto highside, per fortuna senza conseguenze fisiche. Purtroppo la gara di Lorenzo termina qui. A 7 giri dalla fine scivola anche Crutchlow mentre era secondo, lasciando così il secondo posto a Nakasuga. Scivolano anche Hayden, Corsi, Rolfo, Barberà, Silva e Bradl.
Va a vincere Pedrosa la sua settima gara stagionale, secondo Katsuiki Nakasuga (con un distacco di 37”661) e terzo Casey Stoner (-1'00”633).
Ottimo il 4° posto di Alvaro Bautista (Honda Gresini) seguito dal 5° posto di Danilo Petrucci (Ioda-Suter).
“L'errore di Lorenzo era quello che aspettavo io durante la stagione ma che alla fine è arrivato troppo tardi – ammette umile Dani Pedrosa - Con le rain sul giro di riscaldamento ho capito che dovevo cambiare la moto e ho scelto di partire dalla pit. Sono partito veloce, è stato durissimo passare i piloti, prima ho fatto io un errore poi l'ha fatto Jorge e alla fine ho preso un bel vantaggio su tutti. Sono davvero contento di quello che ho fatto in questa stagione, alla fine sono quello che ha vinto di più. Quello che mi è mancato quest'anno è stato solo ciò che è successo a Misano, perdere quei 25 punti preziosi per il mondiale, che sono quelli che mi mancano adesso”.
Lo spagnolo dice la sua anche sul suo futuro compagno di squadra Marc Marquez, oggi autore di un'impresa clamorosa (e molto simile: entrambi hanno vinto partendo praticamente dal fondo): “Non ne ho idea di quello che potrà fare Marquez, ma si vede che il ragazzo ha talento, che è cattivo e sicuramente andrà forte: lui va forte come Valentino ma è più giovane quindi ha più cattiveria”
Con questa 7a vittoria Pedrosa conclude il mondiale a 332 punti, solo 18 in meno da Jorge Lorenzo...
Se il rocambolesco secondo posto di Nakasuga su Yamaha al parco chiuso di Valencia ha versato più lacrime di commozione che parole, Casey Stoner ha potuto salutare i suoi tifosi con un giro d'onore e qualche parola di commiato.
“Sicuramente è bello aver raggiunto il podio dopo gara così difficile – ha detto - il mio obiettivo era quello di non farmi male, ho affrontato gara nella maniera più semplice e cauta possibile. Sono deluso perché avrei potuto fare meglio, sull'asciutto. Voglio dire grazie alla mia famiglia a chi ha collaborato anche solo col cuore al successo della mia carriera. E' facile staccare per me da questo mondo – ha poi minimizzato - oggi avevo semplicemente un lavoro da fare, purtroppo ero un po' nervoso per le condizioni del meteo. Penso che nostalgia e emozione si faranno sentire più in là nel tempo e comunque Phillip Island è stato in assoluto il momento migliore dell'anno”.
Raggiunto ai box nel dopo gara, il campione del mondo Jorge Lorenzo non ha saputo nascondere il rammarico di non aver firmato con Honda, vista in primis l'evidente attuale superiorità tecnica di Honda ma anche lo “scomodo” compagno di squadra (Valentino Rossi) che si ritroverà da martedì nel box Yamaha.
“Prima di tutto dobbiamo essere contenti di essere già campioni del mondo, perché se questa scivolata fosse arrivata prima, cioè quando ci stavamo giocando il mondiale, sarebbe stato peggio! Sono un po' deluso perché i doppiati non si toglievano dalla traiettoria e la scia dell'asciutto era troppo stretta per azzardare sorpassi. Non so se la colpa sia stata della mancanza di bandiere blu o dei doppiati che non le hanno viste ma non è stato possibile passarli in quelle condizioni. Meno male che non mi sono fatto male, nonostante il volo spettacolare. Vorrà dire che stasera alla festa ballerò con una gamba sola. Se avrei firmato con Honda se la proposta fosse arrivata a fine stagione? Ve o dico in privato perché devo essere politically correct. Ma... Ormai sono in Yamaha...”
Valentino Rossi è arrivato decimo nonostante il bagnato, nonostante le numerose cadute, nonostante...
“Speravamo nell'acqua perché stamattina nel warm up eravamo andati bene – ha detto Rossi - ma non ha ripiovuto. La scelta giusta era partire con le slick ma la mia moto in assetto da asciutto era troppo diversa e non me la sono sentita. Non riuscivo a mettere la moto dove volevo e la corsia asciutta della traiettoria era troppo stretta. Era l'ultima gara ed è stato un peccato non riuscire a fare i risultati che ci aspettavamo. Ora si volta pagina, speriamo martedì e mercoledì di provare sull'asciutto e che ci sia bel tempo, anche se francamente non so cosa aspettarmi dopo due anni che non guido la Yamaha”
Lo scorso anno quella di Valencia fu la prima gara senza Marco Simoncelli. A proposito di questo, tante sono le iniziative su Simoncelli, come elencato sul sito della Onlus.
Se con questa diciottesima e ultima gara termina la stagione 2012, la stagione 2013 proseguirà domani con i test della Moto2 e martedì e mercoledì con quelli della MotoGP (quest'ultimi trasmessi in diretta in streaming sul sito di sportmediaset.
LE PAGELLE:
Jorge Lorenzo. La maturità raggiunta nell'ultimo anno da Lorenzo si palesa nella scelta azzeccata delle slick e nell'aver imparato a cadere senza farsi male, come uno stutman, nonostante la spettacolarità del volo. Anche quella è un'arte. Colpa sua o delle mancate bandiere blu? Voto 6 e 1/2
Dani Pedrosa. Capisce al volo che deve cambiare moto ed è il primo che decide di farlo, nonostante un posto in prima fila conquistato in qualifica. Parte ultimo e arriva primo, un po' come il suo futuro compagno di squadra. Termina il mondiale a -18 punti da Lorenzo. Come non credergli quando dichiara di aver perso il titolo a Misano per colpa di Barberà? Voto 10
Casey Stoner. Poche chiacchiere, poca emozione: è troppo evidente che il più veloce di tutti non vede l'ora di mettere la parola FINE alla sua carriera in MotoGP. Manca più lui a noi che noi a lui. Speriamo che il tempo curi tutte le sue intolleranze... Voto 8
Alvaro Bautista. Ha sfiorato il podio in una gara complicata dove insieme alla fortuna serviva mestiere, calma e sangue freddo. Voto 8
Cal Crutchlow. Bella gara, a rischio podio. Peccato aver concluso una stagione così bella con una scivolata. E che botta! Voto 6
Michele Pirro. “Anno difficile per me, non è facile gareggiare per la 13a posizione. L'anno prossimo andrò in Ducati e già da martedì inizierò i test. Ho avuto la fortuna di fare un test al Mugello e venendo dalla moto da cui arrivo io non posso che essere contento e ho notato solo pregi, ovvio che chi arriva da Honda e da Yamaha magari ha un'altra opinione”. Per la serie “ringrazio chi mi ha dato quello schifo di moto tutto l'anno”... Bravo in gara, ma forse dovrebbe imparare ad esprimersi con maggiore diplomazia, non fosse altro che per un fatto di rispetto nei confronti di chi ha lavorato e creduto in lui, quest'anno. Auguri con Ducati, Michele. Voto 8 (ma solo per la gara).
Andrea Dovizioso. Partito bene, ci aveva illusi. Poi si è perso via via nei trenta giri di gara chiudendo 6° dietro a Michele Pirro. Voto 6
Danilo Petrucci. Con la sua Ioda-Suter arriva ottavo mettendosi alle spalle campioni navigati. Quando si dice una chiusura in bellezza! Voto 8
Héctor Barberà. Doppiato al'11° giro da Lorenzo, lo costringe ad un rallentamento avvantaggiando l'inseguimento di Pedrosa, che va ad accorciare il distacco col maiorchino. Un tentativo di ripagare il danno fatto a Misano quando ha abbattuto Pedrosa? Improbabile, ha avuto solo la sfortuna di trovarsi in traiettoria davanti a Lorenzo. Voto 4
Moto2, Marc Marquez: parte ultimo, vince l'ultimo GP e porta il suo bottino 2012 a 324 punti e 9 vittorie. Voto 10 e lode