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Lifestyle

Grattineria: Il luogo perfetto per grattini, relax e benessere

La Rubrica - Stili Umani

Quando si parla di una grattineria, bisogna chiarire subito che non si tratta di un luogo qualunque. Non è nemmeno un posto accessibile a chiunque senza motivo. No, è uno spazio dove chi desidera i cosiddetti "grattini" può vedere soddisfatto il proprio bisogno, dal vivo, con una persona in carne e ossa.

Ma facciamo un passo indietro: cosa sono i grattini? Si tratta di un tipo di carezza, eseguita facendo scivolare delicatamente le unghie sulla pelle del ricevente. Normalmente, i grattini si praticano in contesti domestici. Per questo motivo, spesso vengono richiesti a fratelli, sorelle, coniugi o a chiunque sia disposto a passare minuti interi accarezzando con precisione una specifica zona del corpo di chi li riceve, chiamato probabilmente "il grattinato".

Va specificato che esiste un momento in cui il grattinatore si illude di poter decidere liberamente se aderire o meno alla richiesta. Non sa ancora che, una volta iniziato, non avrà più la possibilità di dire: “No, oggi sono stanco, non riesco a farti i grattini.” Dopo la prima volta, questa scusa diventa inaccettabile. Il benessere psicofisico della persona che li richiede è in gioco, e presto inizierà a invocare quasi pietà con frasi come: “Ti prego, nessuno mi fa i grattini! Ti supplico, non farmi questo!” Si sviluppa così una sorta di dinamica passivo-aggressiva, ma di fronte ai grattini tutto è lecito. Chi ama farseli fare può capirlo benissimo.

In alcuni casi, la richiesta può persino trasformarsi in una minaccia, con frasi del tipo: “Se non mi fai i grattini, racconterò quel segreto che nascondi da anni a tutta la famiglia durante il pranzo di Natale!” Si arriva a compromettere persino i propri valori pur di ottenere quel grattino. Ma chi ama farseli fare, può capirlo perfettamente.

Per soddisfare questo bisogno di carezze leggere, alcune persone sono disposte persino a pagare. Così, non c’è più bisogno di seminare caos e terrore tra i propri cari: basta recarsi in una grattineria, e il gioco è fatto.

Le grattinerie sono luoghi dove, con un semplice appuntamento, ci si garantisce almeno quarantacinque minuti di grattini. Certo, c’è un costo, ma cosa può fermarci di fronte al piacere di un grattino e alla pace familiare? Ci si sdraia o ci si siede comodamente, e una persona gentile comincia a dispensare grattini sul braccio, dietro l’orecchio o dove si preferisce. Non c’è nulla di ambiguo o malizioso. È un luogo dove non è necessario minacciare un familiare per ottenere i tanto desiderati grattini, evitando così tensioni che potrebbero compromettere la relazione, con frasi come: “Sei un egoista!” o “Non mi capisci!”

Durante quei paradisiaci minuti, si è persino disposti a non guardare il telefonino. Una persona è lì, disponibile, pronta a farti i grattini, e anche se le si addormenta il braccio o le viene un crampo alla mano, questo benefattore continuerà il suo compito senza esitazioni. E avviene anche qualcosa di inusuale: due persone sono vicine, in carne e ossa, non attraverso uno schermo. Strano, vero?

Al termine della seduta, si torna a casa, in attesa del prossimo appuntamento. Chissà, magari un giorno nascerà anche “Coccolandia” perché, se è vero che i bisogni sono infiniti e le risorse sono scarse, non si può mai escludere la necessità di un po’ di contatto fisico.

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Elisa Rovesta