Marotta e Wanda Nara, così Icardi va verso la tregua (ma non con Spalletti)
Inter, incontro, parole e silenzi di una giornata che avvicina il ritorno dell'ex capitano. E apre a nuovi scenari per il futuro...
Si sono seduti attorno a un tavolo a parlare e, dopo tre settimane di muro contro muro, Icardi, è tornato a fare un passo verso l'Inter. Come? Con la regia di Marotta, da qualche giorno defilato, e con un ruolo non secondario Wanda Nara della quale non deve passare inosservato il silenzio social per ventiquattro ore. Quelle in cui il tentativo diplomatico ha subito un'accelerazione significativa.
Non si può assicurare che la guerra sia rientrata e i tempi sono da scrivere, però da questo momento a cambiare è il clima intorno al caso dell'ormai ex capitano nerazzurro.
Marotta, Wanda Nara e Icardi, con due attori appena defilati ma comunque importanti nella storia: l'avvocato Nicoletti, uomo vicino a Moratti e grande mediatore, che ha scortato gli Icardis all'incontro con l'amministratore delegato e Luciano Spalletti che ha vissuto il blitz da lontano, diviso tra Appiano Gentile e Francoforte e che è parso l'unico fuori sintonia rispetto alla linea esterna della cordialità e del filo riannodato.
La giornata della svolta
L'incontro tra Marotta e Icardi era stato preparato con cura da almeno un paio di giorni, con la mediazione di Wanda Nara e di un legale nuovo (Paolo Nicoletti, già commissario della Lega Calcio) vicino alla famiglia Moratti scelto per cercare punti di contatto e non di divisione. L'ad si è presentato di mattina dagli Icardi e il confronto è stato costruttivo, definito poi dalla società "cordiale", ben diverso dal muro contro muro delle due settimane precedenti.
A Icardi si chiedeva un passo indietro e c'è stato: nessuna richiesta di riavere la fascia da capitano. Però l'argentino ha espresso la necessità di essere riabilitato agli occhi dei tifosi perché fosse cancellata l'immagine dello sfascia spogliatoio e del calciatore poco professionale.
Su questo Marotta non ha opposto resistenze. Anzi. Come poi verrò declinato sarà il futuro a dirlo, ma potrebbe anche accadere in tempi non lunghissimi anche perché le esigenze di tutte le parti sono di trovare un compromesso che riporti Icardi in campo per se stesso e per la squadra.
Il ruolo della squadra e di Spalletti
Il confronto è servito anche per mettere sul tavolo la questione del rapporto tra Icardi e i compagni di squadra. I problemi ci sono con un gruppo abbastanza riconoscibile (indicativamente Perisic e chi gli sta vicino) e per questo sarà necessaria opera di mediazione e un lavoro di preparazione del ritorno a tutti gli effetti nel gruppo.
Però non è vero che l'ex capitano sia isolato (anzi) e che la maggioranza fosse contro di lui. I tasselli non sono tutti al loro posto, ma dopo ore concitate per la prima volta le parti hanno respirato un'aria di convergenza verso l'obiettivo comune.
E Spalletti? Alle 19 a Francoforte si è presentato sparando ancora cannonate sulla vicenda, nascoste dietro la volontà ufficiale di non volerne parlare. "Ho saputo poco fa di questo incontro ma non ho avuto tempo di informarmi bene, sono concentrato sulla partita e non c'è spazio per altro".
Poi, però, alla richiesta di chiarire se si sentisse più sereno nell'ipotesi di un ritorno in gruppo dell'attaccante, ha usato la baionetta dicendosi "devastato" al pensiero di non poter avere gli esclusi dalla lista Uefa causa sanzione. Chi? Joao Mario, Gagliardini e Dalbert. Come dire, loro contano e Icardi no.
La sensazione è che le sue parole - parse non in sintonia con il clima della giornata - abbiano celato il fastidio per essere stato tagliato fuori nel momento della svolta e un rapporto ancora da sistemare con Icardi. Altro lavoro per Marotta che, però, dopo giorni di buio ha davanti a sè finalmente una strada tracciata.
Lo scenario futuro
La conclusione è duplice. Il rientro di Icardi in gruppo è più vicino di quanto non lo sia mai stato dal 13 febbraio a oggi anche se l'opera delle diplomazie non è finita e la possibilità che salti in aria tutto è sempre concreta. Impossibile dire se la tregua sarà sancita in tempo per la Spal, il ritorno con l'Eintracht o il derby. Oppure se si dovrà aspettare dopo la sosta.
Ma una volta riportato in campo si riaprirà anche la partita per il futuro. Teoricamente Marotta ha promesso di portare una proposta di rinnovo di contratto e a giugno lo scenario potrebbe essere differente, con un allenatore nuovo al posto di Spalletti e Perisic lontano da Appiano. Non è detto che a quel punto la storia tra Icardi e l'Inter non possa ricominciare con rinnovato vigore...