Il ciclista Fabrizio Macchi non parteciperà alle Paralimpiadi
L'atleta ha avuto contatti con il medico Michele Ferrari
La vicenda olimpica di Fabrizio Macchi, il ciclista senza una gamba diventato campione, rischia di finire. L’atleta infatti è stato deferito dal procuratore antidoping del Comitato olimpico nazionale italiano, Ettore Torri, che oggi ha chiesto per lui una squalifica di otto mesi. A decidere il destino di Macchi sarà il Tribunale nazionale antidoping presieduto da Francesco Plotino.
Gli effetti del deferimento sono però immediati e come era già successo per il capitano della nazionale azzurra di ciclismo, Filippo Pozzato, costretto a rinunciare alle Olimpiadi di Londra, anche Macchi automaticamente non partirà per le Paralimpiadi in terra inglese, dove sarebbe stato uno dei nostri atleti di punta.
La motivazione del deferimento? È quella annunciata da Panorama nel numero in edicola da giovedì 23 agosto, ovvero la frequentazione con Michele Ferrari, il medico sportivo ferrarese inibito a vita dal Coni nel 2002. I loro rapporti sono stati evidenziati nell’inchiesta della procura di Padova sullo stesso Ferrari, che è accusato di associazione per delinquere finalizzata al traffico e all’uso di sostanze dopanti e di altri reati.
Macchi con Panorama si era difeso dicendo che gli incontri con Ferrari erano dovuti al fatto che la figlia del medico stava preparando una tesi di laurea in Scienze motorie, proprio sul suo caso. Ma le carte inviate dalla procura di Padova al Coni e le stesse dichiarazioni d Macchi al procuratore antidoping (ascoltato d’urgenza da Torri ieri pomeriggio) avrebbero messo in luce diverse contraddizioni nella versione del ciclista. Il quale è stato deferito "per il riconoscimento della responsabilità di essersi avvalso della consulenza e prestazione di soggetto inibito durante il periodo 2007-2010 e quindi in modo continuo e reiterato, violando le disposizioni normative succedutesi durante l’anzidetto periodo".
La decisione di Torri per Macchi sarà decisamente una brutta notizia, visto che alle Paralimpiadi l’atleta puntava alla medaglia d’oro e ai giornali, dopo le anticipazioni di Panorama, aveva dichiarato che le sue biciclette erano state già spedite a Londra.