Il “Malessere” is the new: uomo che non deve chiedere mai
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Il “Malessere” is the new: uomo che non deve chiedere mai

La Rubrica - Stili Umani

In molti conoscono il malessere come uno stato d’animo non troppo piacevole. Ma il malessere non è soltanto uno stato emotivo; può essere anche dotato di gambe, braccia, capelli, occhi. Insomma, può essere una persona, una persona vera!

“Una persona?” Ci si potrebbe chiedere. Si, negli ultimi tempi questo termine viene utilizzato per descrivere un uomo che, mentre corteggia una donna, dichiara fin da subito che non le porterà gioie, ma solo tormenti. Questa tendenza è diventata comune da un po' di tempo, soprattutto tra i più giovani. Nonostante la giovane età, non sono “malesserini”; sono malesseri a tutti gli effetti e ci tengono a essere definiti tali.

L’individuo Malessere, quando si presenta, si può ipotizzare che dica alla poveretta: “Ciao, io sono il malessere.” E se lei risponde: “Ciao malessere, eccoti il mio numero di telefono”, allora eccola caduta nella trappola emotiva di cui si fa portatore questo personaggio, diciamo, “strano”.

Esiste un outfit identificativo per riconoscerlo: jeans, una t-shirt nera, qualche volta un orecchino, e un taglio di capelli inconfondibile con una riga da una parte e un ciuffo laterale che scende sul volto, facendolo apparire quasi angelico. Anche se, mettigli tutti i ciuffi che vuoi, sembra comunque uscito da un quadro di Caravaggio.

A questo proposito esistono veri e propri tagli di capelli chiamati: “taglio Malessere”. TikTok non manca di esibirli, e ci sono persone specializzate proprio nel Malessere Styling.

Il tipo Malessere, quando inizia una relazione con la ragazza di turno, non fa mistero della sua indole emotiva gotica e decadentista. Lui chiama lei, le scrive, magari qualche volta sparisce, mettendo in atto un simpatico principio di ghosting… ma insomma, nessuno è perfetto, e poi che Malessere sarebbe se desse spiegazioni? Il Malessere non deve giustificare niente, non deve chiedere niente. Lui è il Terence di Candy Candy 2.0, agisce solo con più premeditazione e spregiudicatezza. Insomma, no vabbè, non è Terence.

Dopo un po' di tempo, lo strano individuo entra in crisi con lei, con il mondo, con sé stesso, e inizia a non considerare più la ragazza prescelta. Ecco il climax della storia: quella parte in cui lei soffre, lui soffre già di suo perché è il Malessere, e la storia finisce. Ci sono più individui Malessere in circolazione; qualche volta, all’interno di un paese o di una città, si conoscono tra di loro, o almeno, sono riconoscibili anche solo dall’outfit.

Spesso accade che anche la ragazza interessata dichiari apertamente alle amiche: “Questa sera non ci sono, esco con il Malessere.” E lui, fiero di questo appellativo, chissà se le parla con la voce di Batman, se va a prenderla con la macchina del nemico Pinguino, giusto per rimanere contraddittori. E chissà, se lei riuscirà a uscire dalla Batcaverna, diventando un giorno Catwoman.

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Elisa Rovesta