Internet, dimmi quanto "chatti", ti dirò se sei malato
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Internet, dimmi quanto "chatti", ti dirò se sei malato

7 cose da sapere per capire se si soffre di "dipendenza da internet"

Controllare più di 15 volte le chat in una giornata può essere sintomo di un comportamento potenzialmente "patologico"PG Pictures/Alamy

Quante volte al giorno si controllano le email, le notifiche dei social e soprattutto le chat? Ormai esistono gruppi e chat di ogni genere e per tutti i gusti: che si sia adolescenti o genitori (alle prese con chat di scuola, palestra o catechismo) il controllo del proprio smartphone è diventato uno dei questi gesti quasi automatici, ma che rischia di diventare anche "patologico". Secondo una ricerca, condotta su un campione di 2.500 studenti di Cremona nel 2012, i casi di cosiddetta Internet Addiction, ovvero dipendenza da internet, sono in aumento.

 

Come si riconosce la dipendenza da internet?

Uno dei sintomi è la perdita del senso del tempoKeith Morris/Alamy

Uno dei primi sintomi è la perdita del senso del tempo. Che si sia adolescenti o adulti poco importa: il risultato è quello di passare ore a controllare social network o semplicemente a navigare su internet, perdendo ore di sonno senza rendersene conto.

Calo di rendimento

Troppo tempo online fa calare il rendimento scolastico e lavorativoE.D.Torial/Alamy/Olycom

Un altro sintomo, che è la conseguenza diretta del primo, è un calo di rendimento a scuola, se si è studenti, o al lavoro, nel caso degli adulti.

Sempre meno socialità "reale"

I social network sostituiscono la socialità realeZoonar GmbH/Alamy

Tra gli effetti più immediati, poi, la minor capacità di socializzare nella vita reale: i propri interessi sono sempre più rivolti a ciò che accade online e si trascurano amici o, peggio ancora, famiglia.

 

Ma cosa si guarda online?

Social network, giochi, ma anche pornografia sono tra le cose che si guardano maggiormente onlineImage BROKER/Alamy

Secondo i dati emersi dalla ricerca, analizzati all'Asl di Cremona, esistono 4 aree principali di interesse: il porno (con il rischio sempre più frequente di abuso), i social network (Facebook e WhatsApp soprattutto), i giochi online/scommesse e lo shopping online, anch'esso fonte di interesse crescente in una certa fetta di popolazione.

Le cliniche specializzate

Esistono cliniche specializzate per disintossicarsi da internetSandema/Alamy/Olycom

Il problema della dipendenza da internet sta assumendo dimensioni tali che negli Stati Uniti stanno anche sorgendo le prime cliniche specializzate, dopo che la psicologa statunitense Kimberly Young ha definito il concetto di Internet Addiction. In realtà in Paesi come la Cina, la Corea e Taiwan esisono già centri di disintossicazione, per chi ha sviluppato una forte dipendenza dalla Rete.

Più di 15 volte al giorno è dipendenza

Quando si è davvero dipendenti da internet?Anna Berkut/Alamy/Olycom

Sempre la dottoressa Young ha definito la soglia di criticità in 15 volte al giorno per il controllo di quanto accade su internet: in pratica, se si supera questa frequenza, occorre correre ai ripari, iniziando a disintossicarsi. Young, che cita il caso dell'ex marito, arrivato a passare online 50 ore alla settimana, "Bisogna consumare tecnologia, non esserne consumati".

E in Italia?

Anche in Italia aumentano i casi di dipendenza da internet e riguardano, a sorpresa, di più i giovani maschiNano Calvo/VWPics/Alamy/Olycom

Secondo la ricerca di Cremona, il 5% di studenti aveva le caratteristiche di "malato potenziale", rispetto ad una media internazionale che varia tra il 3 e il 10%. I più colpiti dalla dipendenza da internet - a sorpresa - sono risultati i maschi.

 

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Eleonora Lorusso

Nata a Milano, laureata in Lettere Moderne all’università Cattolica con la specializzazione in Teoria e Tecnica dell’Informazione, è giornalista professionista dal 2001. Ha lavorato con Mediaset, Rai, emittenti radiofoniche come Radio 101 e RTL 102,5, magazine Mondadori tra i quali Panorama dal 2011. Specializzata in esteri e geopolitica, scrive per la rivista di affari internazionali Atlantis, per il quotidiano La Ragione e conduce il Festival internazionale della Geopolitica europea dal 2019. Dal 2022 vive negli USA.

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