Juve, come fai a tenere fuori questo Dybala?
Il pareggio contro il Sassuolo con l'argentino a lungo in panchina. La gestione di Ronaldo che Sarri ha definito "diverso dagli altri"
La Juventus si ferma contro il Sassuolo, pareggia una partita che sulla carta non doveva proporre difficoltà particolari (nemmeno in un turno post Champions League) e lascia in eredità alcuni temi di discussione perché vedere i campioni d'Italia non riuscire a superare un'avversaria largamente rimaneggiata suscita sorpresa.
Il cuore del dibattito è su Ronaldo e il tridente. Alla vigilia Sarri lo aveva detto chiaramente, in maniera quasi brutale: "Ronaldo è qualcosa di diverso, inutile pensare che tutti i giocatori siano uguali. La situazione è stata descritta in maniera talmente tanto chiara all'inizio che non c'è possibilità che un giocatore (Dybala o Higuain ndr) si innervosisca".
Tradotto: se Ronaldo sta bene fisicamente gioca, anche se non è al top della condizione. Se Higuain e Dybala stanno benissimo, è possibile che uno dei due debba stare fuori perché il tridente in questo momento è un'opzione ma non la prima scelta per il tecnico toscano. Brutale, definito e sincero.
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Il problema è che in questo momento Ronaldo è, dei tre attaccanti juventini, quello che fa più fatica. Contro il Sassuolo è rimasto in campo fino alla fine con Dybala che si è alzato dalla panchina ed è entrato al minuto 55 contribuendo subito al pareggio e rendendosi pericoloso fino alla fine. Il tridente è stato utilizzato solo per 25 minuti, ma a uscire poi è stato Higuain, non Ronaldo.
Può essere che anche con la Joya titolare non sarebbe cambiato nulla, però è parso un spreco rinunciare al suo momento magico per tornare indietro di qualche settimana, alla coppia Ronaldo-Higuain considerata titolare con Dybala semplice alternativa.
La Juventus ha un potenziale di riserva unico in Italia e con pochi eguali in Europa e questo è un vantaggio. Ma, forse, Sarri deve gestirlo come ha iniziato a fare con la doppia sostituzione di Ronaldo contro Lokomotiv Mosca e Milan e cioé facendo capire in maniera concreta che CR7 è un giocatore speciale, ma quando si tratta di fare scelte funzionali alla squadra "uno vale uno".
Nell'interesse della Juve e di una stagione in cui - anche se la classifica è lusinghiera - troppo spesso i bianconeri sono rimasti con il cerino in mano fino alla fine, salvandosi con carattere e anche un pizzico di fortuna. Contro il Sassuolo non è accaduto.