Juventus-Roma: dalla parte di Rocchi
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Juventus-Roma: dalla parte di Rocchi

Linciato per tutte le decisioni (anche quando ha visto bene), mentre giocatori e dirigenti inscenavano un'indegna gazzarra: voce alla difesa

Gianluca Rocchi è passato, durante la sua carriera, in mezzo a molte tempeste. L'elenco di chi se l'è presa con lui, lo ha accusato di inadeguatezza o peggio è lunghissimo. Quasi sterminato. Eppure è sempre stato capace di rialzarsi, protetto dall'altissima considerazione che ha di lui Collina e che nutrono anche i vertici arbitrali italiani. Per questo è stato mandato a dirigere Juventus-Roma, in nome del principio per il quale non si può far arbitrare, sempre e comunque, ogni sfida calda a Rizzoli e che del finalista mondiale Rocchi rappresenta il vice per rendimento, continuità ed esperienza. Ha sbagliato Messina nella sua designazione? Col senno di poi sì, con quello del giorno prima, invece, nessuno si era sognato di discutere la sua scelta. Ha sbagliato Rocchi in campo? Qualcosa sì, altro no. Le sue decisioni e i suoi errori sono stati, però, amplificati da un clima di isteria e caccia all'uomo inaccettabili, così come il linciaggio di cui è vittima in queste ore.

Chi ha avuto molto tempo (e un discreto gruzzoletto) per leggersi tutte le moviole del giorno dopo avrà notato che su quasi nulla esiste un giudizio univoco, dimostrazione che invocarne l'uso in campo per fattispecie diverse dal gol-non gol significa inseguire una falsa soluzione al problema. Il rigore di Pjanic su Pogba? Dentro o fuori? Dipende dai punti di vista. Lichtsteiner vittima o colpevole? Persino la posizione di Vidal è stata giudicata in due o tre modi diversi, spesso dimenticando cosa dice il regolamento. Tutto questo Rocchi lo ha fatto il presa diretta, in mezzo a 22 invasati e lasciato solo in un'arena ribollente e maleducata, come i tentativi di aggressione e gli insulti a giocatori e dirigenti della Roma in tribuna testimoniano. Anzi, se una volta si è fidato dell'aiuto dei suoi collaboratori, lo ha fatto spostando dentro il gomito di Maicon che aveva giudicato fuori area. 

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Ha sbagliato, certo, ma quanti lo avrebbero criticato ugualmente se avesse percorso la strada opposta, facendo di testa sua? Il punto è proprio questo. Rocchi sarebbe stato linciato comunque, qualsiasi decisione avesse preso. Per questo io sto con lui. Non perché meriti la sufficienza in pagella, ma perché gli è stato assegnato un compito impossibile, un problema irrisolvibile. Il difetto del calcio italiano non è l'inadeguatezza del numero due dei suoi fischietti, ma l'isteria di chi titola sulle "rapine a mano armata" e attribuisce all'arbitro complotti che, fino a prova contraria, non esistono. Sto con Rocchi perché prendersela con lui significa guardare al dito dimenticandosi la luna. Ha sbagliato meno di quanto non venga accusato di fare e meno di molti dei protagonisti in campo. Ha sbagliato meno di chi ha dato dello zingaro a Ljiajc, molto meno di chi usa metri di giudizio diversi a seconda dell'opportunità e non ha nemmeno l'attenuante di dove decidere a caldo, in poche frazioni di secondo. Imperdonabile. Non Rocchi.

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Giovanni Capuano