Latte vaccino o bevande vegetali: cos’è meglio?
La Rubrica - Chef in Camicia
Tra tutti gli alimenti che conosciamo, il latte è forse quello che più di tutti gli altri ci accompagna lungo l’intero arco della nostra esistenza, a partire dalla nascita.
La scelta più comune di genitori e industrie ricade sul latte vaccino, nonostante negli ultimi anni il consumo si sia sensibilmente ridotto a favore delle alternative vegetali.
Infatti, il latte ha un certo impatto sulla sfera ambientale: vediamolo da vicino.
Una questione di sostenibilità
Ne avrete senz’altro già sentito parlare: per produrre solo 1 litro di latte vaccino c’è bisogno di 628 litri di acqua e 99 mq di terreno. Questi due dati sono molto importanti, perché indicano un aumento di 3 volte tanto della quantità di gas serra rispetto alle bevande vegetali.
Tuttavia, bisogna prestare molta attenzione anche nella scelta di queste ultime, perché non sempre rappresentano la scelta migliore. Infatti, produrre latte di mandorla implica anche qui un grande sfruttamento idrico e l’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi.
Si tratta sempre di una questione di sostenibilità, che non è neanche dalla parte di chi sceglie il latte di riso, considerato da molti la soluzione migliore.
E qui la domanda sorge spontanea: cos’è meglio? Sicuramente un posto d’onore lo hanno l’avena e la soia, considerate le più green visto il numero inferiore di risorse ed emissioni.
Sì ma non chiamiamolo “latte vegetale”
Fino a qualche anno fa avevamo l’abitudine di chiamare “latte” tutte quelle bevande di avena, soia, riso considerate l’alternativa veggy al latte vaccino, ma oggi qualcosa è cambiato.
Nel 2017, infatti, l’Unione Europea ha vietato l’utilizzo di questo termine, perché a differenza del prodotto animale, in quello vegetale non sono presenti gli stessi principi nutritivi e per questo vanno considerati diversamente.
Questo ha destato non pochi dubbi in chi, a onor del vero giustamente, ha notato che in commercio si trovano facilmente alternative valide rinforzate con vitamine, minerali e proteine, che potenzialmente offrono un apporto maggiore di nutrienti.
info: chefincamicia.com