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Le 5 regole per affrontare gli orali di maturità

Al via l'ultimo atto degli esami di Stato. Ecco i trucchi per superare i colloqui indenni

Ci siamo. Ultimo atto della maturità 2016. Con gli esami orali finiscono di fatto le superiori per 500.000 studenti e si apre davanti ai maturandi il fatidico "Giorno dopo". L'esame orale è forse la prova più complessa da affrontare, ma farlo nel modo giusto permette di uscirne a testa alta e a volte a essere premiati sono gli studenti più intraprendenti piuttosto che quelli che hanno affrontato uno studio matto e disperatissimo fino a pochi minuti prima.

1. Sicurezza

Maturit\u00e0Maturità ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

La premessa va fatta: la commissione d'esame non è costituita dalle 3 Parche in persona, unite a Caronte e Don Rodrigo. Si tratta di uomini e donne che, pur essendo lì per esaminare e porre un voto finale, vogliono in primo luogo capire chi hanno davanti. Presentarsi con un sorriso, la testa alta e una buona dose di sicurezza in se stessi ben dispone coloro che si accingono a porre domande.

2. La tesina di salvezza

Maturit\u00e0Maturità ANSA/CESARE ABBATE/

L'esposizione della tesina deve essere il punto di partenza e il vostro cavallo di battaglia. Prepararsi bene su quella è essenziale. Però occhio a evitare le "pappardelle": A nessuno piace la recita a memoria. Tenetevi pronta una frase da cui partire, come a rompere il ghiaccio, e poi andate a braccio tenendo a mente quei quattro o cinque punti che devono essere trattati. Dimostratevi sinceramente interessati a quello che avete scritto e cercate di coinvolgere i vostri ascoltatori nel tema che avete affrontato. Se la prima parte dell'orale andrà bene, il resto sarà un percorso in discesa

3. Sintesi, per favore

Maturit\u00e0Maturità ANSA/CESARE ABBATE/

Tenere alto l'interesse della commissione è fondamentale per il buon esito dell'esame. Guardateli negli occhi, non siate timidi. Fate capire col giusto atteggiamente che sapete il fatto vostro.

Il rischio, però, di perdersi nei meandri della preparazione è molto alto. Nel giornalismo si dice che la "Notizia" deve essere nelle prime due righe dell'articolo. Lo stesso vale alla maturità. Se vi viene fatta una domanda non partite dalle calende greche, ma andate dritti al sodo. Fate capire che il concetto è stato afferrato e dopo ci costruite intorno tutto quello che volete. Frasi brevi e concise sono un viatico a una pronta risoluzione dell'esame.

4. Onesti, ma non troppo

Può capitare che non si conosca la risposta a una domanda. Ammettetelo. Siamo davanti a una prova di maturità, e "Maturità" significa anche essere consapevoli delle proprie lacune e dei propri buchi. Il rumore delle unghie sugli specchi in un'aula d'esame è assordante, meglio dire: "Questo non lo so, può farmi un'altra domanda?" piuttosto che cercare di dare risposte tanto fantasione quanto improbabili. Nello stesso tempo, però, è possibile arrivarci a un concetto, chiedete chiarimenti e i commissari apprezzeranno il vostro tentativo di capire.

5. Occhio agli intercalari

In una società di emoticon e di abuso della gergalità un buon italiano è duro a trovarsi, ma se si è arrivati fino agli orali dell'ultimo anno di superiori del tutto capre non si deve essere. Per questo guai a iniziare una frase con "Praticamente" o "Dunque"; abusare dei "Cioè" e dei "Nel senso che". Sono classici elementi che, insieme alle cantilene e agli "eeeemmmm" fanno venire l'orticaria ai Prof di tutto il mondo.

Usate la vostra intelligenza oltre alla vostra preparazione. Sviluppare un concetto frutto di un ragionamento è più interessante di ripetere la lezione a memoria. Non serve sapere tutto, ma è fondamentale avere gli strumenti logici e mentali per affrontare ogni tipo di colloquio: oggi quello di maturità; domani un esame universitario e un giorno un colloquio di lavoro.

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Barbara Massaro