Livorno in festA!
Il ritorno in serie A fa impazzire un'intera città (e tutta la sua imperdibile ironia)
L’indomani della promozione in Serie A sui muri del cimitero di Livorno troneggiava a caratteri cubitali una scritta: “Boia deh, cosa vi siete persi”. Preceduto dall’intercalare della città labronica 'Boia deh' reso celebre anche da “Io doppio” di Paolo Ruffini, comico, attore e conduttore livornese di Zelig, la frase era il perfetto concentrato delle emozioni vissute dalla città nella partita che la sera precedente aveva portato la squadra di Aldo Spinelli nella massima Serie calcistica. E ieri sera per la terza volta in nove anni, il Livorno Calcio torna in Serie A con il goal di Paulinho contro l’Empoli.
Da quella scritta sul cimitero sono trascorsi tre anni ma l’emozioni della città, anche ieri sera dopo il fischio finale dell’arbitro Tommasi di Bassano del Grappa, è esplosa.
E’ stata una calvacata piena di ostacoli quella che ha visto la squadra del presidente genovese riconquistare la massima serie, passata dalla lotteria dei play off dopo che gli amaranto sono stati a lungo in vetta della classifica con i neo promossi Sassuolo e Verona.
Prima la faticaccia con Brescia dove la squadra labronica con il fiato corto si è trovata per ben due volte a rincorre. Poi il derby con l’Empoli di Sarri, squadra arrivata agli spareggi in ottima condizione fisica.
Oltre 20 mila gli spettatori sugli spalti dell’Armando Picchi. Tra questi Giorgio Chiellini che ha lasciato il ritiro con la Nazionale per poter vivere l’emozione della promozione in Serie A della squadra della sua città. Non è mancato neppure Alessandro Diamanti, attaccante del Bologna ed ex Livorno Calcio, anch’esso in ritiro con il compagno Chiellini, che però non ha voluto mancare il derby decisivo perché, pur pratese di origine, conserva il Livorno Calcio nel cuore in quanto è stato proprio lui a firmare uno dei gol decisivi dell’ultima promozione in Serie A di tre anni fa.
Al fischio finale della partita c'e' stata un'invasione di campo pacifica da parte dei tifosi che poi si sono riversati in strada fino alle prime ore della mattina. Ma l’emozione più grande per i tifosi amaranto è stata durante la premiazione della Lega di Serie B, per la conquista della promozione in Serie A: i calciatori hanno indossato la maglietta con scritto ‘Morosini 25' e 'Ciao Moro'. Un gesto che dimostra ancora una volta che la città di Livorno non dimentica il suo centrocampista morto sul campo del Pescara un anno fa.
''Ora siamo in serie A e c'e' la godiamo, anche grazie a Piermario che ci ha guidato da lassù''. Le parole del presidente Aldo Spinelli hanno commosso. Ma non sono state solamente le parole e il ricordo del Moro a stringere il cuore dei tifosi e di tutta la città. Il patron ha rivolto un pensiero anche alle vittime dell'incidente portuale di Genova: ''Io sono genovese e imprenditore portuale e questi ragazzi sono la mia gente, tra l'altro li conoscevo tutti personalmente. Adesso che siamo in serie A credo che Genoa, Sampdoria e Livorno dovrebbero organizzare un triangolare per raccogliere fondi da devolvere alle famiglie colpite da questa immane tragedia''.
Anche i tifosi livornesi hanno più volte ricordato Morosini, sia durante che dopo la partita, al quale nei mesi scorsi è stata intitolata la gradinata dello stadio, scandendo slogan con il suo nome.