Marco Pantani, “così la Camorra gli fece perdere il Giro d’Italia del 1999”
L’intercettazione di un detenuto confermerebbe il complotto per alterare le analisi e escluderlo dalla corsa in rosa che stava dominando
Un’intercettazione di un detenuto rivela che un complotto della Camorra nel 1999 fece perdere il Giro d’Italia a Marco Pantani.
L’informazione si ricava da una telefonata — diffusa da Premium Sport — di un detenuto vicino alla Camorra e ad ambienti legati alle scommesse clandestine che parla con un parente.
“L’intercettato sarebbe la persona che, secondo Renato Vallanzasca, gli confidò in prigione quale sarebbe stato l’esito del Giro del ’99, ovvero che Pantani non avrebbe finito la corsa.
Sul presunto complotto indagano la Procura di Forlì e atti sono stati trasmessi anche alla Dda di Bologna.
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— PremiumSportHD (@PremiumSportHD) 14 marzo 2016
"La camorra ha fatto perdere il Giro a Pantani". Esclusiva intercettazione di una telefonata sospetta.https://t.co/tdrpTX6LK3
Il detenuto nella telefonata racconta di essere stato interrogato sulla morte di Pantani: “All’epoca dei fatti, nel ’99, loro (i Carabinieri, ndr) sono andati a prendere la lista di tutti i napoletani che erano…” in carcere “insieme a Vallanzasca. E mi hanno trovato pure a me — spiega — Io gli davo a mangià. Nel senso che, non è che gli davo da mangiare: io gli preparavo da mangiare tutti i giorni perché e’ una persona che merita. È da tanti anni in galera, mangiavamo assieme, facevamo società insieme”. Vallanzasca, ricorda il detenuto, ha fatto dichiarazioni “dicendo che un camorrista di grosso calibro gli avrebbe detto: ‘Guarda che il Giro d’Italia non lo vince Pantani, non arriva alla fine’.
Perché sbanca tutte ‘e cose perché si sono giocati tutti quanti a isso. E quindi praticamente la Camorra ha fatto perdere il Giro a Pantani. Cambiando le provette e facendolo risultare dopato. Questa cosa ci tiene a saperla anche la mamma”.
E quando il parente domanda “Ma è vera questa cosa?”, la risposta è “Sì, sì, sì? sì, sì’”.
“Le parole di questa intercettazione fanno male, è una conferma di quello che ha sempre detto Marco, cioè che l’avevano fregato. Io mio figlio lo conoscevo molto bene: Marco, se non era a posto quella mattina, faceva come tutti gli altri. Finalmente la gente ora potrà dirlo, anche se tanta gente sapeva che l’avevano fregato. Io sono molto serena oggi: finalmente sono riuscita e sono riusciti a trovare queste cose”, ha commentato sempre a Mediaset la madre di Pantani, Tonina.
Proprio in queste ore la Procura di Forlì ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta sul presunto intervento della camorra contro Marco Pantani nel Giro d’Italia del 1999.
A Forlì era stato riaperto il caso, archiviato a Trento: si ipotizzava un complotto con lo scopo di alterare le analisi del sangue di Pantani a Madonna di Campiglio per poi escluderlo dal Giro d’Italia che stava dominando.
Secondo l’avvocato della madre di Pantani, Antonio De Rensis, la richiesta di archiviazione “riguarda la tempistica” mentre nell’atto si “ridisegnano in maniera incontrovertibile i fatti di Campiglio”.
(ANSA).
Caso Pantani: l'intercettazione che lo scagiona. "Nel '99 scambiarono le provette"