Meghan Markle? “Alla deriva tra fatti e realtà”. Così l’ha definita senza troppi giri di parole Graydon Carter, l’ex storico direttore di Vanity Fair, in un’intervista rilasciata al Page Six del New York Post.
Carter, 75 anni, giornalista e scrittore canadese, ha raccontato un episodio risalente al 2017, quando decise di mettere l’allora attrice — ancora impegnata nel ruolo di Rachel Zane in Suits — sulla copertina della celebre rivista. All’epoca Meghan aveva appena iniziato a frequentare il principe Harry, e sembrava più interessata a proiettare un’immagine da paladina del bene, piuttosto che a godersi (con una certa umiltà) l’attenzione mediatica.

Secondo quanto riferito da Carter, la duchessa del Sussex si sarebbe lamentata in modo alquanto sconcertante della scelta editoriale: “Mi scusi, sarà tutto incentrato sul principe Harry? Pensavo che avremmo parlato delle mie opere di beneficenza e della mia filantropia”, avrebbe detto Meghan a uno dei giornalisti della rivista, lasciando il team perplesso.
Il direttore, che ha guidato Vanity Fair dal 1992 al 2017, ha ricordato l’episodio con ironia: “Jane Sarkin, che si occupava delle copertine, mi disse: ‘Dovremmo fare un numero su Meghan Markle’. Io risposi: ‘Non ho idea di chi sia’. Lei disse: ‘È in Suits’. E io: ‘Non so nemmeno cosa sia Suits, perché dovremmo dedicarle un articolo?’. E lei: ‘Perché sposerà il principe Harry’”. Il resto è storia — ma con qualche strascico di incomprensione.

Secondo Carter, quella pretesa di spostare l’attenzione dai reali britannici al proprio “impegno umanitario” denotava un certo distacco dalla realtà: “Questa donna è un po’ alla deriva rispetto ai fatti e alla realtà”, ha dichiarato, sollevando le sopracciglia.
La sua autobiografia, When the Going Was Good: An Editor’s Adventures During the Last Golden Age of Magazines, uscirà domani negli Stati Uniti e giovedì nel Regno Unito. Nel libro, e soprattutto nell’intervista al Page Six, Carter tocca anche altri argomenti scottanti: da Tom Cruise a Harvey Weinstein, fino alla leggendaria festa degli Oscar firmata Vanity Fair e ovviamente Meghan Markle.
Ma le frecciatine contro Meghan non si fermano al passato. Carter ha affermato che la principessa Diana “sarebbe profondamente addolorata” nel vedere l’isolamento di Harry in California e la frattura con la sua famiglia, in particolare con il fratello William e il padre, re Carlo.
Carter conosceva bene Diana. Fu tra gli organizzatori della celebre festa alla Serpentine Gallery nel 1994, la sera in cui Lady D indossò il famigerato “revenge dress”, in risposta pubblica all’ammissione televisiva del tradimento di Carlo con Camilla Parker-Bowles.

Non è neppure la prima volta che Carter si esprime in termini poco lusinghieri su Meghan. Nel 2023 aveva previsto che il suo matrimonio con Harry non sarebbe durato: “Misurerei la durata del matrimonio in anni, piuttosto che in decenni”, aveva dichiarato. Secondo lui, Meghan “ha raggirato il povero Harry per ottenere ciò che voleva: notorietà, denaro e un titolo”. Parole tutt’altro che tenere.
Dopo il matrimonio reale del 2018 nella Cappella di San Giorgio a Windsor, i duchi del Sussex hanno abbandonato i doveri ufficiali della royal family, si sono trasferiti in California e hanno avuto due figli. Ma, secondo Carter, la “utilità” di Harry nella strategia di Meghan starebbe diminuendo giorno dopo giorno. Basti pensare al suo ruolo del tutto marginale nella serie Netflix “With love, Meghan”.
E se qualcuno si chiede se l’ex attrice tornerà mai sul set, Carter chiude con sarcasmo: “Non credo che tornerà a recitare. Ma se mai dovessero fare una versione di Real Housewives of Montecito, lei sarebbe una scelta sicura”.