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Claudio Villa/Getty Images
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Milan, i meriti di Gattuso nella rinascita. Rivalutato il mercato di Fassone e Mirabelli

I rossoneri sperano in un piazzamento in Europa. Rivitalizzati gli acquisti da 230 milioni che sembravano completamente sbagliati

Il Milan continua a vincere e convincere, allunga la striscia positiva a 7 partite di campionato (10 comprese le coppe) e per la prima volta, battendo la Sampdoria a San Siro, entra nella zona Europa League. Il lungo inseguimento è finito, adesso inizia una seconda fase. Merito di Gattuso, che ha ridato anima, condizione e gioco alla squadra e ha rivalutato anche il criticatissimo mercato di Fassone e Mirabelli.

Non era tutto da buttare via quello visto nella prima parte della stagione fino all'esonero di Montella a fine novembre. Non è tutto oro quello che si sta vedendo adesso, anche se il rallentamento delle romane e il crollo verticale dell'Inter ha aperto uno spiraglio a pensieri di rimonta Champions che sino a un mese fa erano assolutamente proibiti.

Tutti i meriti di Gattuso nella rinascita del Milan

Il cambio di passo è evidente e affonda le radici prima di tutto in una condizione fisica migliore rispetto a quella dell'autunno. Il Milan continua a correre meno di altre squadre (resta 18° nella classifica chilometri percorsi con una media di 107,084 a gara) ma lo fa con un'intensità prima sconosciuta. La preparazione praticamente rifatta a fine novembre e inizio dicembre sta dando i suoi frutti.

Il ritorno alla difesa a quattro e all'amato 4-3-3 ha restituito certezze al gruppo che aveva patito gli sbandamenti di Montella, indotto anche dalla società a inseguire il passaggio alla linea a tre per far giocare insieme Musacchio-Romagnoli-Bonucci. Gattuso ha gettato a mare tutto e disegnato un Milan più simile a quello della passata stagione ma più forte per la presenza di giocatori migliori.

Oggi ci sono 7-8 titolari fissi e gli altri che ruotano. Potrà essere un problema di tenuta sulla lunga distanza, ma in campo si vede una squadra che ha recuperato entusiasmo e consapevolezza di cosa si deve fare.

E poi il ritorno di alcuni giocatori che avevano impattato malissimo sulla stagione, pur portandosi dietro il carico di una valutazione monstre nel mercato estivo da 230 milioni di euro. Il primo è Bonucci, che sta tornando sui livelli di un tempo, ma il simbolo vero è Calhanoglu cui Gattuso ha dato ruolo, spazio e fiducia venendone ripagato.

Fassone e Mirabelli ringraziano dopo essere finiti sulla graticola per mesi, accusati di aver sbagliato tutto dilapidando un patrimonio. Qualche investimento ancora non rende (Andrè Silva, Musacchio per citare i due casi più clamorosi), ma così il bilancio tecnico della campagna acquisti comincia a essere accettabile.

Milan gattuso serie aGattuso e i giocatori del Milan - 19 febbraio 2018Getty Images Sport

Il sogno di una rimonta Champions League

La rinascita in classifica autorizza qualche sogno di riagganciare la corsa alla Champions League, soprattutto se davanti continuassero le frenate delle romane e dell'Inter. Nelle ultime 7 giornate il Milan ha raccolto 17 punti contro gli 11 della Roma, gli 8 dell'Inter e i 7 (manca la sfida col Verona) della Lazio. Di questo passo pensare di colmare il gap nelle restanti 13 giornate non è solo utopia ma speranza concreta.

Però adesso arriva il difficile. Il calendario propone la trasferta all'Olimpico contro la Roma e poi il derby del 4 marzo contro l'Inter con in mezzo il ritorno della semifinale di Coppa Italia in casa della Lazio. Un mini-ciclo di una settimana decisivo per l'intera stagione.

Serve il cambio di passo e quella vittoria contro una big che fin qui si è vista solo nella sfida con la Lazio e nel derby di Coppa Italia. E' l'ultimo passo che deve fare Gattuso per tornare a vedere la luce. La quota-Champions si è notevolemente abbassata riallineandosi ai 75 punti tradizionali del quarto posto. 

Per essere competitivi a quel livello i rossoneri dovranno correre da qui a maggio a ritmo scudetto, come minimo sulle stesse medie delle ultime 7 giornate. Se ci riusciranno Rino avrà compiuto più di un miracolo e dato una svolta alla sua carriera oltre che al futuro immediato della società.

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Giovanni Capuano