Milan-Inter? Sarà un derby triste
Ecco perché alla vigilia della stracittadina i tifosi devono prepararsi ad uno spettacolo di basso livello
Il calcio ma non solo il calcio anche quando sembra complicato alla fine è una cosa semplice, quasi banale. Domenica a San Siro Milan ed Inter si sfideranno nell'ennesimo "derby". Una partita "sentita" purtroppo più per ragioni di sfottò al bar o sul posto di lavoro che per altro.
Le due squadre di Milano infatti non stanno vivendo un momento d'oro, anzi. Non lottano per lo scudetto ed anche la Chmapions League sembra un miraggio. Ci si batte quindi per l'Europa League e per la supremazia cittadina.
La verità è che si tratterà sicuramente di una partita di calcio di scarsa qualità. L'Inter ha cambiato allenatore e se Mancini stesso dice di "non avere la bacchetta magica" sembra improbabile riuscire a regalare spettacolo dopo oltre un anno di sonnolenza Mazzarriana. Lo stesso dicasi per il Milan che non ha ancora trovato continuità e trasformato da Inzaghi in una squadra dal calcio "provinciale" anche in casa: difesa raccolta e contropiede. E così sarà anche domenica.
Milan-Inter: il derby (mica da ridere) Abatantuono-Michele
Mancini vuole il possesso del pallone e del campo (senza troppo tiki taka inutile...); Inzaghi ringrazierà ed attenderà l'avversario per creare quei 30 metri davanti dove lanciare El Shaarawi e soci. Alla fine decideranno episodi, sorte, magari l'arbitro...
Per chi volesse del bel calcio purtroppo non restano le registrazioni delle grandi sfide del passato che imperversano in tv per cercare di creare un po' di pathos all'evento: Baresi - Maldini - Van Basten da una parte. Bergomi - Zenga - Matthaeus dall'altra. Oppure, pochi anni dopo Thiago Silva - Nesta - Shevchenko con la maglia rossonera e Eto'o - Maicon - Milito in nerazzurro.
Altre partite, altro calcio: di sicuro altri interpreti. Fuoriclasse ormai scomparsi.
Il calcio è una cosa semplice e quello di domenica sarà un derby triste. Basta leggere le formazioni per capirlo.
Facce da derby: Milan - Inter nei ritratti dei suoi protagonisti