Una collezione accompagnata da un ritmo irrequieto che vede i modelli sfilare su una passerella a forma di infinito, come l’infinito patrimonio che Madame Westwood ha lasciato e a cui noi fortunati possiamo attingere.
Per la primavera della prossima stagione Andreas Kronthaler ha deciso di omaggiare la rivoluzionaria creatrice del marchio rispolverando il guardaroba personale della designer e rielaborando i capi creati insieme nel tempo dando vita a una collezione in pieno stile Westwood. I capi giocano infatti tra loro con tessuti a contrasto, vari strati di layering e trasparenze originali.
«Ho organizzato e numerato il guardaroba personale di Vivienne, gli abiti che abbiamo fatto insieme. Rivisitati. Rielaborati. I capi della collezione escono nell’ordine in cui li ho presi e numerati, a partire da un cappello. Dove ne ho sentito l’esigenza ho cambiato, oppure ho aggiunto, o tolto. Amavo il modo in cui si vestiva. Sempre all’opposto di chiunque altro. Indossava le cose fino a consumarle. Come il suo completo in velluto a coste, che ha portato costantemente per oltre vent’anni. Era una grande rammendatrice, non ha mai sprecato nulla. Aveva capito come ottenere il massimo da se stessa, il massimo!» racconta il designer.
Opere d’arte quelle citate e riproposte da Kronthaler, come il Long Fury Sol Dress in pizzo di rafia della collezione estiva del 1996 oppure l’immancabile fantasia a quadri sulla Cosmopolitan Jacket per l’estate del 1998, ora suggerita con una minigonna a telaio in lino. Indimenticabile la Jezebel Jacket del look 15 risalente al 1994, dove le maniche a sbuffo fanno un silenzioso ingresso, senza dimenticare il Romeo Corset che oggi viene proposto in verde acido con seta e paillettes. Per le calzature troviamo ogni possibilità, tra le più iconiche le ballerine e gli altissimi stivali platform.















