Presentata a sorpresa durante la serata dei Grammy, Abracadabra segna il definitivo ritorno di Lady Gaga a quel pop che l’ha resa celebre in tutto il mondo. Il nuovo singolo — estratto dall’album Mayhem, in uscita il prossimo 7 marzo — si presenta come un inno elettronico che fonde ritmi incalzanti con un’estetica gotico-surrealista. Con sonorità che richiamano la sua era The Fame Monster, Abracadabra è un incantesimo sonoro che cattura e trascina l’ascoltatore in un universo di pura magia.
Ad accompagnare la canzone, un video musicale che rappresenta un viaggio visivo ipnotico in cui la cantante si confronta con diverse versioni di sé stessa, in una coreografia curata da Parris Goebel. L’intera produzione si configura come un inno alla moda avanguardista, grazie alla collaborazione con stilisti emergenti e designer di nicchia, capaci di tradurre la visione artistica di Gaga in una serie di look tanto inquietanti quanto sofisticati.
Il concept stilistico del video ruota attorno al tema «Dance or Die» (Balla o muori, ndr), una dicotomia che si riflette nei molteplici outfit indossati dalla popstar. Il primo look, una cappa di latex rosso tempestata di veri chiodi, è opera dell’artista newyorkese Renee Masomian e trasmette un senso di pericolo e dominanza. Il copricapo a falda larga con punte metalliche di Maximilian Gedra aggiunge un ulteriore strato di drammaticità, enfatizzando la silhouette aggressiva e strutturata.
Nella dinamica della narrazione visiva, Gaga incarna due poli opposti dello scontro: da un lato, un’angelica visione in un catsuit bianco personalizzato di Olivier Theyskens, arricchito da pannelli trasparenti e chiusure a gancio che formano una croce, richiamando la collezione del designer della Primavera 1999. Il look è completato da un mantello in pizzo ricavato da un abito da sposa riciclato. Dall’altro lato, si manifesta in un imponente abito rosso in stile dominatrix con una voluminosa bustle skirt, accompagnato da una balaclava teatrale firmata Stephen Jones e stivali Chrome Hearts.
Il climax del video vede Gaga trasformarsi in una figura eterea, vestita con un corsetto bianco aderente e una gonna strappata, anch’essa disegnata da Samuel Lewis (lo stesso stilista che ha disegnato l’abito nero con cui ha calcato il red carpet dei Grammy 2025). Il suo corpo è adornato da gioielli gotici, tra cui imponenti croci realizzate dal brand Dosisg6c, che sottolineano ulteriormente il senso di misticismo e sacralità profana che permea l’intero cortometraggio musicale.
L’insieme degli elementi scenografici, coreografici e sartoriali di Abracadabra riconferma Lady Gaga come una delle poche artiste capaci di fondere musica e moda in un’unica visione artistica coerente. Il video non è soltanto un manifesto estetico, ma anche un’affermazione della sua continua evoluzione, in cui l’iconografia dell’eccesso e della trasgressione si coniuga a una raffinatezza visiva che solo lei sa rendere autentica.
Il messaggio è chiaro: il ballo è un rito, la moda è magia e, con Gaga, l’incantesimo è appena iniziato.