Blumarine torna sulla passerella milanese dopo l’assenza della scorsa stagione, dovuta sicuramente ad una stagione senza direzione creativa in seguito alla fine del rapporto dell’azienda con Walter Chiapponi, collaborazione durata una sola collezione.
A guidare il nuovo percorso di questo storico brand è David Koma, il quarantenne georgiano che da anni affascina il mondo della moda con il suo stile avanguardistico e soprattutto molto personale. Per questa “opera prima” Koma dichiara di essersi ispirato alla femminilità delle attrici e dei personaggi del cinema italiano, «una fantasia cinematografica fondata sull’esotismo dark della Sicilia e sull’intrigante esuberanza delle donne che la abitano sullo schermo».
Effettivamente la collezione si compone di capospalla e tanto denim, ma soprattutto di trasparenze fatte di pizzi e georgette, tutto rigorosamente in nero sottolineando una femminilità seducente e misteriosa. Anche il rosso ricopre un ruolo importante, a partire dalla lunga pelliccia appoggiata sul miniabito rosso “passione”.
I volumi modellati da balze, rouches, drappeggi e bustier suggeriscono uno stile rinascimentale, anzi, una “pirata” dalla personalità rock.
La vera bravura di David Koma, tuttavia, è quella di aver raccontato una donna molto contemporanea tenendo ben presente l’identità storica del brand. Romanticismo seducente, bordi di pelliccia, stampe floreali sulla leggera maglieria, denim ricamato e applicazioni in strass o borchie sono tutti quegli elementi che nel tempo avevano formato lo stile Blumarine voluto dalla fondatrice Anna Molinari.









