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Alla Milano Fashion Week sono state le nuove generazioni a influenzare lo stile

Alla Milano Fashion Week sono state le nuove generazioni a influenzare lo stile

Da Fiorucci ad Aniye Records, le collezioni che raccontano quello che piace e vogliono i giovani d’oggi

Ironica, pungente e a tratti autoreferenziale. La moda che parla ai giovani, dai giovani è influenzata e plasmata, attraverso le lenti rosa della nostalgia così come dell’innovazione.

Le recenti sfilate Autunno Inverno 2025 alla Milano Fashion Week hanno messo in luce questa dinamica anche grazie al contributo di brand come Fiorucci, Giuseppe di Morabito, MSGM e Aniye Records che hanno presentato collezioni vibranti e in sintonia con le nuove generazioni.

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Beatitudo, è un’esplorazione surreale della felicità, un inno alla libertà declinato con l’ironia giocosa che definisce il DNA di Fiorucci. La collezione intreccia sartorialità classica e materiali futuristici: lana gessata e crêpe de chine pastello si fondono con latex naturale ultra-lucido, PVC riciclato e carta trasformata in tessuto, dando vita a silhouette inaspettate. Le stampe sfidano la stagionalità, spaziando dai fiori hawaiani ai paesaggi di Portofino, fino agli angeli fluttuanti su nuvole di chiffon.

L’ispirazione surrealista trasporta in un universo parallelo, dove il tempo è circolare e le contraddizioni si esaltano in una celebrazione della leggerezza, citando Calvino: «Prendere la vita con leggerezza […] non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto». Questo ethos si riflette anche nella sfilata, aperta a 400 studenti per rendere la moda più accessibile, un gesto che riafferma l’impegno del brand verso le nuove generazioni.

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Giuseppe di Morabito debutta in passerella con una collezione che è un dialogo tra opposti: forza e vulnerabilità, passato e futuro, durezza e fragilità. Il suo racconto si nutre di memorie personali e di un’estetica che intreccia storia e innovazione, portando il savoir-faire artigianale in una dimensione teatrale ed emozionale.

Il tailoring scolpito si fonde con corsetteria e crinoline settecentesche, reinterpretate in miniabiti tempestati di cristalli, mentre armature metalliche sovrapposte a camicie maschili evocano protezione e resilienza. Il romanticismo si insinua nei drappeggi ispirati alla statuaria greca e nel pizzo che richiama la frivolezza venusiana. A sigillare la narrazione è la presenza di Ameca, il robot umanoide, simbolo di una contemporaneità sospesa tra tradizione e avanguardia.

Un equilibrio tra passato e futuro, che cattura l’attenzione dei giovani in cerca di espressioni sartoriali innovative.

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MSGM sfuma i confini tra materia e immaterialità, visibile e invisibile, in una collezione che fa della leggerezza una costruzione consapevole. Ispirata alle opere di Alberonero, la stratificazione di tulle e luce genera effetti tridimensionali che trasformano il tessuto in un linguaggio visivo sospeso tra sogno e realtà.

La collaborazione con Caterina Frongia introduce l’arte tessile nella narrazione del brand: le sue trame intrecciano parole e tradizione, traducendosi in maglieria jacquard e grafiche evocative. Il tulle, protagonista assoluto, si intreccia con materiali come eco-pelliccia, pile e scuba, declinandosi in una palette che va dal rosso al giallo acido fino al rosa.

L’uso audace del colore, le stampe grafiche e le silhouette dinamiche riflettono così l’estetica vibrante del brand, parlando direttamente a una generazione giovane e dinamica.

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Aniye Records Autunno Inverno 2025 è un inno alla ribellione, dove il goth incontra il grunge in un’estetica oscura e seducente. La direzione creativa di Alessandra Marchi, amplificata dal tocco visionario di Patti Wilson, esalta il contrasto tra forza e sensualità, tra materiali che imprigionano il corpo e leggerezza che lo libera.

Le tonalità gold, moka e le stampe maku avvolgono silhouette inedite, mentre dettagli audaci come stivali strutturati e tessuti aderenti trasformano ogni look in un manifesto di indipendenza. Tra sofisticazione sartoriale e spirito rock, Aniye Records non veste soltanto, ma seduce e provoca, celebrando una femminilità libera da convenzioni.

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