Ancora una volta Parigi si conferma la piattaforma moda più creativa e soprattutto più emozionale al mondo. Sarà la monumentalità dell’architettura, l’ingombrante retaggio storico o più semplicemente l’allure glamour che, nell’immaginario comune, da sempre avvolge di fascino la città.
Non è un caso che oggi la sola haute couture che abbia un senso sia qui, nella Ville Lumière, e che diverse collezioni Made in Italy scelgano di sfilare qui piuttosto che a Milano, vedi Fendi Couture, Armani Privé e Valentino.
Così il brand Tom Ford, per il suo ritorno sulle passerelle, sceglie la settimana della moda parigina, un evento attesissimo dovuto all’esordio in qualità di direttore creativo di Haider Ackermann, stilista colombiano, francese d’adozione, molto amato dalla stampa di moda e soprattutto da molte celebrities.
La collezione è stata presentata in un’atmosfera rarefatta, sotto luci soffuse che evocavano i privé di un club underground in un mix di sensualità e mistero. Ackermann magistralmente evoca anche lo spirito e l’essenza di Tom Ford, seduto in prima fila, senza rieditare pezzi d’archivio ma ricodificando gli stilemi che hanno reso famoso il brand.
Una collezione che malgrado la semplicità della narrazione, infonde un’eleganza rigorosa e una sensualità conturbante. La pelle è la protagonista, il tailoring suggerisce volumi morbidi e avvolgenti, tipici della grammatica estetica di Ackermann così come la bellezza androgina.








