È morto Alessandro D'Alatri, regista di Senza pelle e Il commissario Ricciardi
Aveva 68 anni. Tra i suoi successi le serie tv per la Rai I bastardi di Pizzofalcone e Un professore. Al cinema conquistò il David di Donatello come miglior esordiente con Americano rosso. Il suo ultimo film: The Startup
Eclettico, attore per Visconti e De Sica, regista e sceneggiatore romano tra cinema, televisione, pubblicità e teatro, è morto all’età di 68 anni Alessandro D'Alatri. Il suo lavoro più recente: la regia dello spettacolo teatrale Mettici la mano, una storia passata dal libro di Maurizio De Giovanni alla serie tvIl Commissario Ricciardi che lui stesso ha diretto fino ad approdare a teatro.
I suoi successi più freschi sono proprio da ricondurre al piccolo schermo: oltre a guidare Lino Guanciale come commissario Luigi Alfredo Ricciardi, ha diretto Alessandro Gassman prima come commissario di polizia neI bastardi di Pizzofalcone, quindi come prof di filosofia in Un professore, sempre per la Rai.
Al cinema come regista fece un impressionante debutto nel 1991 con il film Americano rosso, che vinse subito il David di Donatello e il Ciak d'Oro come miglior film esordio, una commedia su un’estate italiana di fascismo trionfante con Fabrizio Bentivoglio.
Senza pelle (1993) con Kim Rossi Stuart e Anna Galiena si meritò il Festival di Cannes nella sezione Quinzaine des réalisateurs e il David di Donatello per la miglior sceneggiatura. Sempre affidandosi a Kim Rossi Stuart, nel 1998 approdò al concorso della Mostra del cinema di Venezia con I giardini dell'Eden. E poi commedie con Fabio Volo protagonista, da Casomai (2002) a La febbre (2005).
Il suo ultimo lavoro cinematografico è The Startup del 2017 con Andrea Arcangeli, Paola Calliari e Matilde Gioli, la storia di un giovane romano che durante il liceo inventò un social network basato sul merito per far trovare lavoro.
In mezzo, anche spot pubblicitari tanto da vincere nel 2000 al festival della pubblicità di Cannes il Leone d'argento per lo spot della posta prioritaria.
Come attore, da giovanissimo, debuttò a teatro sotto Luchino Visconti con Il giardino di ciliegi, quindi al cinema recitò nel dramma Il giardino dei Finzi Contini (1970) di Vittorio De Sica.
Su Instagram poche settimane fa aveva ringraziato il pubblico del teatro Ambra Jovinelli di Roma così: «Questa sera è terminata la splendida avventura romana di Mettici la mano presso l’Ambra Jovinelli. Un grazie al teatro, a tutti i suoi lavoratori, alla compagnia, ma soprattutto al pubblico romano. Grazie di cuore e a presto!».