Mostra del cinema di Venezia 2023, con David Fincher dentro la mente del Killer
David Fincher al Lido di Venezia per presentare "The Killer", 3 settembre 2023 (Foto Ansa/Claudio Onorati)
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Mostra del cinema di Venezia 2023, con David Fincher dentro la mente del Killer

Il regista di Fight Club porta al Lido un revenge movie accurato, che sul finale concede però spiragli di tedio. Con Fassbender assassino meticoloso (più o meno). «Ho subito voluto lui nel mio film; il suo viso mette insieme Heston e Olivier»

Non ci sono Michael Fassbender e Tilda Swinton sul red carpet della Mostra del cinema di Venezia 2023 per il loro film in concorso targato Netflix: sciopero degli attori di Hollywood, si sa. Ma c’è David Fincher ad accompagnare il suo The Killer e la storia del cinema recente si srotola davanti come un tappeto rosso: dal thriller cupo Seven al cult Fight Club, dall’insolito Il curioso caso di Benjamin Button al biografico The Social Network, ecco alcuni dei picchi della filmografia di Fincher. Dopo il suo ultimo film Mank, biopic sullo sceneggiatore di Quarto potere, oggi il regista americano torna ai temi delle origini: tensione, violenza stilizzata, un assassino e una via crucis di vendetta.
Applausi, anche se non grondanti, alla prima proiezione per la stampa in Sala Darsena per The Killer. Tra i tre statunitensi in concorso finora svelatisi è probabilmente il più efficace, più di Ferrari di Michael Mann, che ci rende un Enzo Ferrari alquanto monocorde, più di Maestro di Bradley Cooper su Leonard Bernstein, molto lineare, sin troppo. The Killer, adattamento della graphic novel realizzata dal francese Matz (alias Alexis Nolent), sa tenere lì, dentro il monologo interiore dell’assassino protagonista, di resa dei conti in resa dei conti, pur concedendo spiragli tediosi sulla parte finale delle quasi due ore.

Michael Fassbender nel film "The Killer" (Credits: Netflix)

«Attieniti al tuo piano. Gioca d’anticipo, non improvvisare», si ripete come un mantra il killer interpretato da Michael Fassbender. Tramite un’insistente voce fuori campo entriamo nella mente del protagonista: misurato, sicuro di sé, invisibile come un turista tedesco a Parigi, l’uomo senza nome osserva la lussuosa stanza d’albergo di fronte da un ufficio vuoto, con il fucile in mano. Per allontanare l’ansia e concentrarsi ascolta How soon is now degli Smiths. Sembra il killer perfetto che sta offrendoci il compendio da killer professionista, finché qualcosa non va storto e, mentre continua a ripetersi «attieniti al tuo piano, gioca d’anticipo, non improvvisare», i piani si sparigliano, l’improvvisazione è necessaria. Il suo monologo interiore da perfezionista zen fa sempre più a pugni con quanto succede fuori, che prende una rotta diversa dai suoi programmi, portando la trama verso un revenge movie, da Parigi a Santo Domingo, da New Orleans in Florida fino a New York.

«Ho già usato la voce fuori campo in film precedenti, mi piace perché dà accesso al monologo interno», dice Fincher al Lido, volto luminoso con barba a pizzetto pieno e chioma bianchi, occhiali dalla montatura nera. «Mi chiedevo però perché quando intercettiamo il pensiero di qualcun altro pensiamo che quella sia la verità: si sa che la gente mente a se stessa».

Tilda Swinton nel film "The Killer" (Credits: Netflix)

È meticolosa, salvo incidenti, la pianificazione della vendetta del killer; è meticolosa la costruzione delle scene da parte di Fincher. Immersivo e avvincente il corpo a porto tra il killer di Fassbender e il bruto del possente Sala Baker. «David ci ha detto: “Voglio la lotta più mortale e silenziosa del mondo”», rivela il tecnico del suono Ren Klyce.
Nel suo percorso per ricostruirsi una pace, l’assassino si trova di fronte una Tilda Swinton stile cotton fioc, alta e magra, capelli corti nivei, esperta manipolatrice. «Tutti vogliono lavorare con Tilda. Ho già lavorato con lei ne Il curioso caso di Benjamin Button. Tilda è un unicorno», chiosa Fincher, che ha lodi anche per l’altro grande assente Fassbender. «Quando il progetto è diventato realtà, nel 2019, ho subito voluto Michael. Non riesco a immaginare qualcun altro con la sua gestualità e il suo controllo; il suo viso mette insieme Charlton Heston e Laurence Olivier, quando nel film attraversa il ponte sembra un giovane Clint Eastwood».

The Killer uscirà in cinema selezionati a ottobre e il 10 novembre su Netflix.

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Simona Santoni

Giornalista marchigiana, da oltre un decennio a Milano, dal 2005 collaboro per Panorama.it, oltre che per altri siti di testate Mondadori. Appassionata di cinema, il mio ordine del giorno sono recensioni, trailer, anteprime e festival cinematografici.

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