MotoGP, Montmeló: Rossi si prepara all'attacco
In Catalogna il campione di Tavullia deve salire sul podio per restare tra i rider in corsa per il titolo
Dopo la tripla vittoria italiana al Mugello, il Motomondiale non fa soste e arriva direttamente in Catalogna per la settima tappa, domenica 11 giugno. Il tracciato di Montmeló, che si trova a 25 km da Barcellona, ha un nuovo layout. Dopo l'incidente mortale di Luis Salom, durante le prove libere della Moto2 nel 2016, la pista è stata modificata a inizio anno: accorciata di circa 100 mt (da 4.727 mt a 4.652 mt), si presenta con una nuova chicane al termine della curva 13, vie di fuga in ghiaia pù ampie e senza l'erba sintetica intorno alle curve dalla 10 alla 16.
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Rossi e gli avversari
Gli ultimi 2 GP sono stati i peggiori della stagione per il pesarese: a terra a Le Mans e quarto in Toscana, Valentino ha bisogno di tornare sul podio per non allontanarsi troppo da Maverick Viñales, suo compagno nel Movistar Yamaha Team, e capoclassifica con 30 punti di distacco. Il circuito catalano potrebbe essere il posto giusto: proprio qui Rossi ha vinto la sua ultima gara, giusto un anno fa. Era la settima a Montmeló, dove è finito sul podio 13 volte di fila (1997-2009, tra classi 125, 250, 500 e regina). I tempi stretti sono l'unico punto a sfavore del "Dottore": al Mugello Valentino ha sofferto i postumi dell'incidente in motocross e il calendario serrato non gli permette di scendere sulla pista catalana a guarigione completata.
Anche Jorge Lorenzo ama questo circuito: ha vinto 4 edizioni delle ultime7(nel 2016 Andrea Iannone lo centrò e lo mise ko) e i recenti test dimostrano che il maiorchino su questo tracciato ha un buon feeling con la Ducati. Andrea Dovizioso a Montmeló è salito una volta sul podio, ma il trionfo della sua Desmosedici al Mugello lo motiverà a lottare con i migliori.
Marc Márquez,Dani Pedrosa e Maverick Viñales (oltre ad Aleix e Pol Espagaró), catalani, giocano in casa. I risultati del campione del mondo in carica finora sono stati inferiori alle aspettative: il fenomeno della scuderia Repsol Honda si è aggiudicato una gara, è quarto nel ranking (68 punti) e al GP d'Italia si è piazzato sesto, la posizione peggiore da Le Mans 2016. Per non uscire dal gruppo dei candidati al titolo, a Montmeló Márquez deve vincere. Dani Pedrosa, che divide con lui il box e la posizione nel Mondiale, ha un posto fisso sul podio catalano dal 2012 e nel 2016 aveva tagliato il traguardo terzo, alle spalle di Márquez: di sicuro sarà uno degli avversari più temibili. Come per Márquez, ma nel senso opposto, la tappa è fondamentale per Viñales: se taglia per primo il traguardo, allunga sugli avversari e mette un'ipoteca sul Mondiale.
Le Ducati al Mugello hanno girato fortissimo. Delle prime 9 moto al traguardo 5 erano le "rosse" di Borgo Panigale: alle ufficiali di Dovizioso (primo), Danilo Petrucci (terzo con il team privato Octo Pramac Racing), Lorenzo (ottavo) e della wild card Michele Pirro (nono), si è aggiunta la Desmosedici GP16 di Álvaro Bautista, che ha conquistato uno strepitoso quinto posto con la squadra privata Pull&Bear Aspar. La Ducati resta una moto difficile da gestire, ma le prestazioni migliorano e in Catalogna la factory italiana dimostrerà di essere ancora più competitiva.