Andrea Dovizioso
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MotoGP, Sepang: Dovizioso vince e resta in lotta per il Mondiale

Per la prima volta nella stagione due Ducati salgono sul podio: Lorenzo conclude secondo. Terzo Zarco; Márquez è quarto e il titolo costruttori va alla Honda

Sull'asfalto bagnato della Malesia, Andrea Dovizioso si aggiudica la penultima gara del Motomondiale. Secondo nella classifica generale, il ducatista accorcia le distanze dal laeder del ranking Marc Márquez, che si piazza quarto: da 33, i punti di distacco scendono a 21 e i due rider si giocheranno il titolo nella tappa finale di Valencia. La Honda, però, oggi vince il Mondiale costruttori. Eccellente piazzamento di Jorge Lorenzo sull'altra Desmosedici ufficiale, secondo, e Johann Zarco, terzo: il rookie del team satellite Monster Yamaha Tech 3 è migliore pilota in pista della casa giapponese. 

Dovizioso non delude

Su una tracciato favorevole alla "rossa" il forlivose comincia bene già dalle qualifiche, concluse al terzo posto con la fiducia di conquistare un risultato più soddisfacente. In gara "Dovi" gira controllando alla perfezione la moto nonstante la pioggia e, a 5 giri dal termine, sorpassa il compagno di scuderia Lorenzo. Le premesse per salire sul podio c'erano e il romagnolo ha centrato il massimo obiettivo, grazie al quale raggiunge quota 6 vittorie come il campione del mondo in carica.

Lorenzo dà del filo da torcere

Partito dalla sesta casella, anche il maiorchino ha un buon feeeling con la Desmosedici. Quando si spengono i semafori, "Porfuera" è un fulmine, conduce per qualche giro fino al sorpasso di Dovizioso: l'anteriore si chiude e il compagno di box approfitta dell'errore per andare in testa. Quello di Sepang è il primo secondo posto della stagione per Lorenzo, dopo due terzi gradini del podio: davanti a tutti per quasi l'intero GP, i suoi progressi sulla Desmosedici sono evidenti.

Márquez amministra il vantaggio

Al contrario di Phillip Island, qui il campione del mondo in carica non è il favorito. Quarto nelle qualifiche, fatica a tenere un buon passo e riconosce i propri limiti, per questo evita rischi inutili e si accontenta della stessa posizione alla bandiera a scacchi: escluso i 3 ritiri, è il peggiore risultato della stagione (identico a quello in Qatar) dopo il Mugello, dove aveva concluso sesto. Il "marcziano" perde 12 punti nel ranking, ma resta in vantaggio su Dovizioso e aspetta il duello in Spagna. Il tracciato di Valencia si adatta sia alla caratteristiche della Honda sia a quelle della Ducati.

Gli italiani

Valentino Rossi scatta da un'ottima quarta casella, ma perde posizioni ed è il settimo rider a tagliare il traguardo. Danilo Petrucci è il migliore alle spalle di Dovizioso: se nelle qualifiche ha avuto problemi, sulla Desmosedici ufficiale il pilota del team Octo Pramac Racing risale la classifica dal tredicesimo posto al sesto. Direzione inversa per Andrea Iannone: dopo i risultati confortanti in Giappone e Australia, fa un passo indietro, nonostante la nona posizione sulla griglia di partenza. La Suzuki soffre la mancanza di grip e l'abruzzese termina diciassettesimo.

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Redazione Panorama